Re: [Lp-italia] Domande etiche sul progetto "software libero"

[al3xu5 / dotcommon]

Il giorno venerdì 03/07/2009 17:00:13 CEST
dataghoul <address@hidden> ha scritto:

> address@hidden ha scritto:
> > Mi sto facendo delle domande sul progetto "softwrare libero", ma è
> > eticamente giusto fornire assistenza a windows e mac os x? Così la
> > gente non sarà molto spinta a cambiare sistema operativo...
> >   
> 1. sul mio portatile ho una partizione con Windows XP e una con Linux.

anche io, sul portatile dell'ufficio (che non è mio)

> 2. la partizione con windows mi serve perchè i tecnici dell'ente ove 
> presto la mia opera attualmente non mi consentono di connettere il 
> portatile alla rete con un diverso sistema operativo 

capisco... anche perché sono proprio uno di quei "tecnici" che, nel mio
ambiente lavorativo, impediscono agli altri di connettere macchine non
gestite: c'è un dominio windows gestito, AD/kerberos, GP utenti,
GP macchine, ecc. ecc. ecc. ...

> (realtà comune
> a molte persone che non vivono nel mondo delle favole, ma in quello
> reale e che, in quel mondo, si devono guadagnare il pane, per se e
> per altri);

scusa ma mi pare poco "appropriato" questo riferimento sarcastico a
non si sa bene quale "mondo delle favole": una cosa che potrebbe anche
risultare offensiva nei confronti di qualcuno

> 3. nella partizione con windows utilizzo principalmente software
> libero.

benissimo, anche io... e faccio di tutto perché nell'ambiente di dominio
dove lavoro si faccia altrettanto... 

> 4. di informatica, networking e ITsecurity ne so certamente più del
> 95 % della gente con cui ho a che fare quotidianamente, sia per
> lavoro che per svago.

per quanto mi riguarda posso dire altrettanto

ma a questo punto non riesco più ad evitare di chiedermi cosa tutto
quanto detto fino a qui possa realmente interessare a chi ci legge e,
soprattutto, quanto queste premesse siano realmente pertinenti ed
essenziali rispetto all'argomento in questione

> 5. se qualcuno mi chiede di assisterlo e ne sono in grado, lo faccio, 
> sic et simpliciter, senza porgli questioni filosofiche e/o
> esistenziali (che magari poi affrontiamo, ma a pranzo o nella pausa
> caffè)

in questo mi pare non ci comportiamo allo stesso modo

intanto, se qualcuno mi chiede un qualche aiuto nell'ambiente di lavoro
è una cosa, fuori è un'altra

fuori dall'ambiente di lavoro, per me, vengono, prima o
contemporaneamente, quelle che tu chiami (sembrerebbe con un
certo disprezzo o noncuranza) "questioni filosofiche e/o esistenziali"

non mi interessa minimamente aumentare gli "utenti linux" facendo
installare ubuntu a qualcuno o facendo usare firefox a qualcun'altro al
posto di IE... non mi importa che "linux" aumenti il numero di
installazioni... 

tutto questo non mi importa se le persone che usano "linux" o dei
"software liberi" lo fanno senza acquisire una certa *consapevolezza*
"filosofica" o "etica" o "politica" comunque la si voglia chiamare

tutto questo non mi importa se il sistema, il software, i formati che
usano non sono *davvero* liberi

che differenza c'è fra un utente windows ed un utente
ubuntu inconsapevole? nessuna! entrambi sono inconsapevoli (o quanto
meno disinteressati a quella filosofia/etica/politica di cui dicevo
prima) ed entrambi usano del software e dei formati non liberi

quanto davvero è importante l'aspetto tecnico, le funzionalità, le
prestazioni, ecc.. nel software libero???
poco o nulla. si fanno le stesse cose (spesso anche "meglio") anche con
software non liberi... la differenza, il "punto" è proprio
nell'approccio "filosofico", culturale, sociale, politico...

se non capiamo questo, se non ci curiamo di questo, se non mettiamo
questo al vertice del nostro "attivismo", lasciando il resto
decisamente in secondo piano, allora mi/vi chiedo: ma che cosa stiamo
facendo? non ci stiamo forse solo prendendo in giro da soli?

> ciò posto, cosa ci sarebbe di non-etico in quello che faccio, ovvero
> nel non assistermi, qualora ne dovessi avere bisogno?
> non sarebbe, piuttoso, "non-etico" il non farlo?

scusami ma così non stai rispondendo alla domanda di davide... stai
sostituendo le domande che ha posto con altre domande, che spostano la
questione su una dimensione completamente diversa...

il "punto" non è se o no il dare assistenza è "etico" o "non-etico"...

l'etica è un qualcosa che si forma come esito di un percorso personale
(che non ha mai fine) o sociale... e l'etica a cui mi pare faccia
riferimento davide dovrebbe essere quella propria del software libero
(di cui FSF è portavoce, pur se in modo spesso controverso) che
sono certo tutti noi abbiamo ben presente 

si tratta quindi di considerare la domanda sul progetto "software
libero" posta da davide (che mi correggerà se ho interpretato
male :-) ) rispetto a *questa* etica, ovvero, per quanto mi
riguarda almeno, rispetto a quell'approccio "filosofico", culturale,
sociale, politico, che ritengo essere la sostanziale connotazione "di
senso" propria del software libero...

e, da questo punto di vista, anche a me sono nate spontanee le stesse
domande che si è posto davide

in ultimo, una considerazione più "operativa"...
ci sono già molte "liste" di software liberi anche per sistemi non
GNU/Linux:
http://directory.fsf.org/category/index/
http://guide.debianizzati.org/index.php/Tabella_Software
http://linuxappfinder.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_programmi_open_source
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_programmi_per_computer
...
non si rischia di fare un "doppione"?


chiudo precisando che non è mio intento fare polemiche... ma dare
un contributo, che spero "utile", alla discussione

saluti


al3xu5 / dotcommon

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