lp-italia
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Re: [Lp-italia] Pericolo H.264 !!!


From: alexus / dotcommon
Subject: Re: [Lp-italia] Pericolo H.264 !!!
Date: Tue, 02 Feb 2010 16:05:53 +0000
User-agent: A/I Webmail (RoundCube 0.2)

On Tue, 02 Feb 2010 01:34:28 +0100, Marco Chieppa / crap0101
<address@hidden> wrote:
[...]
>> occorre, secondo me:
>> - considerare come di fatto NON LIBERI (o quanto meno  CONTROPRODUCENTI
>>   da usare) i software/librerie che implementano H.264
> 
> qui no :)
> 
> Al proposito vorrei adattare la famosa frase:
> "L'informatica non riguarda i computer più di quanto l'astronomia
> riguardi i telescopi." (E. Dijkstra)
> in:
> "Il software libero non riguarda la legge più di quanto l'astronomia
> riguardi i telescopi." (crap0101) (LOL!)

mah... software libero è essenzialmente coincidente con una licenza che ne
rispecchi i principi (le 4 libertà) e le licenze d'uso sono regolate dalle
leggi sul copyright o, per noi, sul diritto d'autore...

nella pagina sulla definizione di free software
(http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.html), peraltro, si dice:

"Finally, note that criteria such as those stated in this free software
definition require careful thought for their interpretation. To decide
whether a specific software license qualifies as a free software license,
we judge it based on these criteria to determine whether it fits their
spirit as well as the precise words. If a license includes unconscionable
restrictions, we reject it, even if we did not anticipate the issue in
these criteria. Sometimes a license requirement raises an issue that calls
for extensive thought, including discussions with a lawyer, before we can
decide if the requirement is acceptable. When we reach a conclusion about a
new issue, we often update these criteria to make it easier to see why
certain licenses do or don't qualify."

> A parte gli scherzi (ma neanche tanto) considerare un software *libero*
> non libero solo per via degli odiosi brevetti mi sembra un' assurdità.

credo che su questo punto si potrebbero fare tutta una serie di
discussioni e ragionamenti... 
ma non è tanto su questo che volevo ragionare quanto sul fatto che
utilizzare un codec coperto da brevetti, oltre che una "bomba ad
orologeria" per eventuali software liberi che (in un modo o in un altro) lo
implementino/usino (un po' come per Mono....), è soprattutto un "karakiri"
dal punto di vista più generale della libera condivisione, diffusione e
circolazione della conoscenza, delle idee, del sapere, delle informazioni
ecc.


> Se in futuro il software libero fosse vietato per legge che facciamo?
> Smettiamo di usare il computer?

mi pare che questo sia tutto un altro discorso

> Oltre al fatto pratico, distinguere il software libero da quello che non
> lo è in base alle leggi dello Stato o di qualche altra istituzione mi
> pare veramente deprimente.

anche a me... ma, purtroppo, come detto prima, il software libero si
distingue da quello non libero in base alla licenza e, quindi, proprio in
bsse alle leggi che regolano il rilascio delle licenze d'uso...

personalmente, poi, la mia "visione ideale" del software libero
riguarderebbe tutta una serie di altri aspetti...

sempre personalmente, ad esempio, non mi piace che (cito dalla pagina che
ho linkato prima):
"Free software" does not mean "noncommercial." A free program must be
available for commercial use, commercial development, and commercial
distribution. Commercial development of free software is no longer unusual;
such free commercial software is very important. You may have paid money to
get copies of free software, or you may have obtained copies at no charge.
But regardless of how you got your copies, you always have the freedom to
copy and change the software, even to sell copies. 

sempre personalmente, non mi piace che il software ibero possa "cooperare"
con quello non libero: ad esempio, la LGPL, se da un lato può
favorire/incentivare a sviluppare software libero, dall'altro è un "virus"
che lo contamina e che rischia di portarlo all'estinzione...

e, sempre personalmente, mi piacerebbe che il software libero fosse
qualcosa "in più" di una definizione legale o di una tecnica di sviluppo,
divenendo una "filosofia" di collaborazione, condivisione e partecipazione
da applicare ai beni comuni immateriali in genere...

potrei proseguire... ma anche questo è un altro discorso e mi pare di aver
già abusato fin troppo della lista con queste mie considerazioni
personali...

saluti
al3xu5 / dotcommon

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