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www/philosophy freedom-or-copyright-old.it.html...


From: GNUN
Subject: www/philosophy freedom-or-copyright-old.it.html...
Date: Sun, 28 Dec 2014 13:27:05 +0000

CVSROOT:        /web/www
Module name:    www
Changes by:     GNUN <gnun>     14/12/28 13:27:05

Modified files:
        philosophy     : freedom-or-copyright-old.it.html 
                         gpl-american-way.it.html 
        philosophy/po  : freedom-or-copyright-old.it.po 
                         gpl-american-way.it.po 
Added files:
        philosophy/po  : freedom-or-copyright-old.it-en.html 
                         gpl-american-way.it-en.html 

Log message:
        Automatic update by GNUnited Nations.

CVSWeb URLs:
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/freedom-or-copyright-old.it.html?cvsroot=www&r1=1.2&r2=1.3
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/gpl-american-way.it.html?cvsroot=www&r1=1.6&r2=1.7
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/freedom-or-copyright-old.it.po?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/gpl-american-way.it.po?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/freedom-or-copyright-old.it-en.html?cvsroot=www&rev=1.1
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/gpl-american-way.it-en.html?cvsroot=www&rev=1.1

Patches:
Index: freedom-or-copyright-old.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/freedom-or-copyright-old.it.html,v
retrieving revision 1.2
retrieving revision 1.3
diff -u -b -r1.2 -r1.3
--- freedom-or-copyright-old.it.html    30 Dec 2011 05:18:35 -0000      1.2
+++ freedom-or-copyright-old.it.html    28 Dec 2014 13:27:04 -0000      1.3
@@ -1,201 +1,217 @@
-<!DOCTYPE html PUBLIC "-//IETF//DTD HTML 2.0//EN">
-<HTML>
-<HEAD>
-  <META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html; charset=iso-8859-1">
-  <TITLE>Libertà o copyright? - Progetto GNU - Free Software Foundation 
(FSF)</TITLE>
-  <LINK REV="made" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <LINK REV="translated" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <META NAME="Description"
-       CONTENT="Tradotto  originariamente da Domenico Delle Side.
-                Modifiche successive di Paola Blason e Giorgio V. Felchero">
-</HEAD>
-<BODY BGCOLOR="#FFFFFF" TEXT="#000000" LINK="#1F00FF" ALINK="#FF0000" 
VLINK="#9900DD">
-
-<H3>Libertà o copyright?</H3>
-
-<P>
-di <A HREF="http://www.stallman.org/";><STRONG>Richard Stallman</STRONG></A>
-
-<P>
-
-<A HREF="/graphics/philosophicalgnu.it.html"><IMG 
SRC="/graphics/philosophical-gnu-sm.jpg"
-   ALT=" [Immagine di uno Gnu filosofico] "
-   WIDTH="160" HEIGHT="200"></A>
-<!-- Please keep this list alphabetical!!!  -->
-[
-  <A HREF="/philosophy/freedom-or-copyright-old.ko.html">Coreano</A>
-| <A HREF="/philosophy/freedom-or-copyright-old.fr.html">Francese</A>
-| <A HREF="/philosophy/freedom-or-copyright-old.en.html">Inglese</A>
-| <A HREF="/philosophy/freedom-or-copyright-old.it.html">Italiano</A>
-| <A HREf="/philosophy/freedom-or-copyright-old.ru.html">Russo</A>
-| <A HREF="/philosophy/freedom-or-copyright-old.de.html">Tedesco</A>
-]
+<!--#set var="ENGLISH_PAGE" 
value="/philosophy/freedom-or-copyright-old.en.html" -->
 
-<P>
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
 
-<HR>
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>Libertà o copyright? (Vecchia Versione) - GNU Project - Free Software
+Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/freedom-or-copyright-old.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>Libertà o copyright? (Vecchia Versione)</h2>
+
+<div class="announcement">
+<blockquote><p>Esiste una <a 
href="/philosophy/freedom-or-copyright.html">versione
+aggiornata</a> di questo articolo.</p></blockquote>
+</div>
+
+<p>
+  di <strong>Richard M. Stallman</strong>
+</p>
+
+<blockquote>
+<p>
+Il mondo nuovo degli e-books: addio ai negozi di libri, ai prestiti agli
+amici, ai prestiti dalle biblioteche, alla possibilità di acquistare libri
+anonimamente, senza una carta di credito che registra ogni acquisto. Persino
+leggere un e-book senza autorizzazione è un crimine.
+</p>
+</blockquote>
 
-<P>
+<p>
 Un tempo, nell'era della carta stampata, venne stabilita una
 regolamentazione industriale per il mondo della scrittura e
-dell'editoria. Venne chiamata copyright.  Lo scopo del copyright era
-quello di incoraggiare la pubblicazione di diverse opere scritte. Il
-copyright consentiva agli editori di ottenere dagli autori il permesso
-di ristampare i loro lavori recenti.
-
-<P>
-
-I semplici lettori non avevano nulla in contrario, dato che il
-copyright imponeva restrizioni solo nella pubblicazione delle opere,
-non nell'uso che questi ne facevano. Che ciò aumentasse solo di un po'
-il prezzo dei libri, non aveva importanza; il copyright, come era
-inteso, forniva un beneficio generale, gravando solo un po' sulla
-collettività. Assolveva, dunque, il suo compito in maniera egregia.
-
-<P>
-
-In seguito, si sviluppò un nuovo modo per diffondere le informazioni:
-i computer e le reti.  Il vantaggio della tecnologia dell'informazione
-digitale sta nel fatto che questa facilita la copia e la manipolazione
-delle informazioni, inclusi software, registrazioni musicali e
-libri. Le reti, d'altro canto, offrivano la possibilità di accesso
-illimitato ad ogni tipo di dati - un'utopia dell'informazione.
-
-<P>
-
-Ma si trovò un ostacolo: il copyright. I lettori che facevano uso dei
-loro computer per condividere le informazioni erano tecnicamente dei
-contravventori del copyright. Il mondo era cambiato e quella che in
-passato era una regolamentazione industriale sull'editoria divenne una
-restrizione nei confronti della collettività che invece avrebbe dovuto
-favorire.
-
-<P>
-
-In un paese democratico, una legge che proibisca un'attività comune,
-naturale ed utile verrebbe presto abolita, ma la potente lobby degli
-editori era determinata ad impedire che la collettività traesse
-vantaggio dal potere dei propri computer, così fece del copyright la
-propria arma.  Sotto la sua influenza i governi, invece di allentare
-la morsa del copyright per adattarsi alle nuove circostanze, lo
-inasprirono più che mai, imponendo pene severe ai lettori sorpresi
-a condividere informazioni.
-
-<P>
-
-Ma non è tutto. I computer possono essere potenti strumenti di
-dominazione se poche persone controllano quello che altri fanno con i
-loro computer. Gli editori si accorsero che, imponedo alla gente di
-usare programmi realizzati specificatamente per leggere libri
-elettronici, avrebbero guadagnato un potere mai avuto: avrebbero
-potuto costringere i lettori a pagare per leggere, identificandoli ad
-ogni lettura.
-
-<P>
-
-Questo era il sogno degli editori che sono riusciti a convincere il
-governo americano a varare il Digital Millennium Copyright Act del
-1998. Questa legge dà loro il quasi completo potere legale su quasi
-tutto ciò che un lettore può fare con un libro elettronico. Anche
-leggerlo senza autorizzazione è un crimine!
-
-<P>
-
-Abbiamo ancora le stesse vecchie libertà nell'uso dei libri stampati,
-ma se i libri elettronici li rimpiazzeranno, questa eccezione non
-porterà un gran beneficio.  Con l'"inchiostro elettronico", che
-consente di scaricare nuovi testi in un pezzo di carta apparentemente
-stampato, anche i giornali potrebbero divenire effimeri.  Si immagini:
-niente più negozi di libri usati, niente più libri in prestito agli
-amici, niente più librerie pubbliche da cui da cui prenderli - ovvero
-niente più "falle" che potrebbero consentire a qualcuno di leggere un
-libro senza pagare (e, giudicando dalla pubblicità di Microsoft
-Reader, non sarà più possibile acquistare i libri anonimamente).
-Questo è il mondo che gli editori hanno in mente per noi.
-
-<P>
-
-Perché c'è così poca discussione circa questi cambiamenti?  Molti non
-hanno ancora avuto occasione di venire a contatto con le questioni
-politiche sollevate da questa tecnologia futuristica. D'altro canto,
-alla collettività è stato insegnato che il copyright esiste per
-"proteggere" i suoi possessori, con l'implicazione che l'interesse
-pubblico non ha importanza.
-
-<P>
-
-Quando la gente comincerà ad usare massicciamente i libri elettronici
-e scoprirà il regime che gli editori hanno preparato, allora comincerà
-la resistanza. L'umanità non accetterà questo giogo in eterno.
-
-<P>
-
-Gli editori vogliono farci credere che un copyright così aspro sia
-l'unico sistema per proteggere l'arte, ma non c'è bisogno di una
-guerra alla copia per incoraggiare la pubblicazione di diverse nuove
-opere; come i Greateful Dead hanno dimostrato, la copia privata tra
-i propri sostenitori non è necessariamente un problema per gli
-artisti. Legalizzando la copia dei libri elettronici tra amici, si può
-far tornare il copyright alla forma di regolamentazione industriale
-che era una volta.
-
-<P>
-
-Per certi tipi di scritti, possiamo anche andare oltre.  Per il
-materiale scolastico/accademico e le monografie, ognuno dovrebbe
-essere incoraggiato a ripubblicarne on line copie letterali; questo
-aiuterebbe a proteggere i documenti scolasticie accademici rendendoli
-allo stesso tempo più accessibili. Per i libri di testo ed le opere di
-consultazione, la pubblicazione di versioni modificate dovrebbe essere
-altrettanto incoraggiata poiché favorirebbe il miglioramento.
-
-<P>
+dell'editoria. Venne chiamata copyright. Lo scopo del copyright era quello
+di incoraggiare la pubblicazione di diverse opere scritte. Il copyright
+consentiva agli editori di ottenere dagli autori il permesso di ristampare i
+loro lavori recenti.</p>
+
+<p>
+I semplici lettori non avevano nulla in contrario, dato che il copyright
+imponeva restrizioni solo nella pubblicazione delle opere, non nell'uso che
+questi ne facevano. Che ciò aumentasse solo di un po' il prezzo dei libri,
+non aveva importanza; il copyright, come era inteso, forniva un beneficio
+generale, gravando solo un po' sulla collettività. Assolveva, dunque, il suo
+compito in maniera egregia.</p>
+
+<p>
+In seguito, si sviluppò un nuovo modo per diffondere le informazioni: i
+computer e le reti. Il vantaggio della tecnologia dell'informazione digitale
+sta nel fatto che questa facilita la copia e la manipolazione delle
+informazioni, inclusi software, registrazioni musicali e libri. Le reti,
+d'altro canto, offrivano la possibilità di accesso illimitato ad ogni tipo
+di dati - un'utopia dell'informazione.</p>
+
+<p>
+Ma si trovò un ostacolo: il copyright. I lettori che facevano uso dei loro
+computer per condividere le informazioni erano tecnicamente dei
+contravventori del copyright. Il mondo era cambiato e quella che in passato
+era una regolamentazione industriale sull'editoria divenne una restrizione
+nei confronti della collettività che invece avrebbe dovuto favorire.</p>
+
+<p>
+In un paese democratico, una legge che proibisca un'attività comune,
+naturale ed utile verrebbe presto abolita, ma la potente lobby degli editori
+era determinata ad impedire che la collettività traesse vantaggio dal potere
+dei propri computer, così fece del copyright la propria arma. Sotto la sua
+influenza i governi, invece di allentare la morsa del copyright per
+adattarsi alle nuove circostanze, lo inasprirono più che mai, imponendo pene
+severe ai lettori sorpresi a condividere informazioni.</p>
+
+<p>
+Ma non è tutto. I computer possono essere potenti strumenti di dominazione
+se poche persone controllano quello che altri fanno con i loro computer. Gli
+editori si accorsero che, imponendo alla gente di usare programmi realizzati
+specificatamente per leggere libri elettronici, avrebbero guadagnato un
+potere mai avuto: avrebbero potuto costringere i lettori a pagare per
+leggere, identificandoli ad ogni lettura.</p>
+
+<p>
+Questo era il sogno degli editori che sono riusciti a convincere il governo
+americano a varare il Digital Millennium Copyright Act del 1998. Questa
+legge dà loro il quasi completo potere legale su quasi tutto ciò che un
+lettore può fare con un libro elettronico. Anche leggerlo senza
+autorizzazione è un crimine!</p>
+
+<p>
+Abbiamo ancora le stesse vecchie libertà nell'uso dei libri stampati, ma se
+i libri elettronici li rimpiazzeranno, questa eccezione non porterà un gran
+beneficio. Con l'"inchiostro elettronico", che consente di scaricare nuovi
+testi in un pezzo di carta apparentemente stampato, anche i giornali
+potrebbero divenire effimeri. Si immagini: niente più negozi di libri usati,
+niente più libri in prestito agli amici, niente più librerie pubbliche da
+cui da cui prenderli - ovvero niente più "falle" che potrebbero consentire a
+qualcuno di leggere un libro senza pagare (e, giudicando dalla pubblicità di
+Microsoft Reader, non sarà più possibile acquistare i libri
+anonimamente). Questo è il mondo che gli editori hanno in mente per noi.</p>
+
+<p>
+Perché c'è così poca discussione circa questi cambiamenti? Molti non hanno
+ancora avuto occasione di venire a contatto con le questioni politiche
+sollevate da questa tecnologia futuristica. D'altro canto, alla collettività
+è stato insegnato che il copyright esiste per "proteggere" i suoi
+possessori, con l'implicazione che l'interesse pubblico non ha
+importanza. (Anche il termine imparziale &ldquo;<a
+href="/philosophy/not-ipr.html">proprietà intellettuale</a>&rdquo; promuove
+quel punto di vista; in aggiunta, incoraggia a perpetrare l'errore di
+trattare leggi che hanno poco in comune &mdash; come le leggi sul copyright
+e quelle sui brevetti &mdash; come una singola questione.)</p>
+
+<p>
+Quando la gente comincerà ad usare massicciamente i libri elettronici e
+scoprirà il regime che gli editori hanno preparato, allora comincerà la
+resistenza. L'umanità non accetterà questo giogo in eterno.</p>
+
+<p>
+Gli editori vogliono farci credere che un copyright così aspro sia l'unico
+sistema per proteggere l'arte, ma non c'è bisogno di una guerra alla copia
+per incoraggiare la pubblicazione di diverse nuove opere; come i Grateful
+Dead hanno dimostrato, la copia privata tra i propri sostenitori non è
+necessariamente un problema per gli artisti. (Nel 2007, i Radiohead hanno
+guadagnato milioni di dollari invitando i propri fan a pagare un costo
+arbitrario per scaricare il loro album; qualche anno prima, Stephen King ha
+guadagnato centinaia di migliaia di dollari per un e-book liberamente
+condivisibile.) Legalizzando la copia dei libri elettronici tra amici, si
+può far tornare il copyright alla forma di regolamentazione industriale che
+era una volta.</p>
+
+<p>
+Per certi tipi di scritti, possiamo anche andare oltre. Per il materiale
+scolastico/accademico e le monografie, ognuno dovrebbe essere incoraggiato a
+ripubblicarne copie letterali su internet; questo aiuterebbe a proteggere i
+documenti scolastici e accademici rendendoli allo stesso tempo più
+accessibili. Per i libri di testo ed le opere di consultazione, la
+pubblicazione di versioni modificate dovrebbe essere altrettanto
+incoraggiata poiché favorirebbe il miglioramento.</p>
 
+<p>
 Alla fine, quando le reti informatiche forniranno un modo semplice per
-inviare piccole somme di denaro, spariranno tutte le argomentazioni a
-favore della restrizione delle copie letterali. Se un libro piace e
-compare sul nostro schermo una finestrella che dice: "Premere qui per
-spedire un dollaro all'autore", non ci premeremo sopra?  Il copyright
-per i libri e la musica, poiché si tratta di distribuzione di copie
-letterali, diventerà interamente obsoleto. E non sarà mai abbastanza
-presto!
-
-<P>
-
-Copyright (C) 2000 Richard Stallman.  La copia letterale e la
-distribuzione di questo articolo nella sua integrità sono permesse con
-qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.
-
-<P>
-
-<HR>
-
-<H4><A HREF="/philosophy/philosophy.it.html#Laws">Altri testi da 
leggere</A></H4>
-
-<HR>
-
-Ritorna alla <A HREF="/home.it.html">pagina principale di GNU</A>.
-<P>
-
-Per informazioni e domande sulla FSF e GNU rivolgersi,
-possibilmente in inglese,
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.  Altri
-<A HREF="/home.it.html#ContactInfo">modi per contattare</A> la FSF.
-<P>
-Commenti su queste pagine web a
-<A HREF="mailto:address@hidden";>
-<EM>address@hidden</EM></A>, altre domande a
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.
-<P>
-Copyright (C) 2000 Richard Stallman
-<P>
-La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua
-integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione
-che questa nota sia riprodotta.<P>
-Aggiornato:
-<!-- timestamp start -->
-$Date: 2011/12/30 05:18:35 $ $Author: ineiev $
+inviare piccole somme di denaro, spariranno tutte le argomentazioni a favore
+della restrizione delle copie letterali. Se un libro piace e compare sul
+nostro schermo una finestrella che dice: "Premere qui per spedire un dollaro
+all'autore", non ci premeremo sopra? Il copyright per i libri e la musica,
+poiché si tratta di distribuzione di copie letterali, diventerà interamente
+obsoleto. E non sarà mai abbastanza presto!</p>
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+Ho aggiunto varie sezioni non presenti nell'originale: l'introduzione (ho
+tradotto "brave new world" come "il mondo nuovo" che è il nome del libro
+distopico a cui RMS allude), quella sulla proprietà intellettuale, quella
+sui Radiohead e Stephen King. Ho anche corretto diversi errori 
ortografici.</div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>. Ci sono anche <a
+href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
+di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:address@hidden";>
+
+        &lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/";>gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle 
traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 1999, 2008 Richard M. Stallman</p>
+
+<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a 
rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/deed.it";>Creative
+Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Stati Uniti</a> (CC BY-ND
+3.0).</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione originale di Domenico Delle Side. Modifiche di Paola Blason,
+Giorgio V. Felchero e Fabio Pesari.</div>
+
+<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
+Ultimo aggiornamento:
+
+$Date: 2014/12/28 13:27:04 $
+
 <!-- timestamp end -->
-<HR>
-</BODY>
-</HTML>
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: gpl-american-way.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/gpl-american-way.it.html,v
retrieving revision 1.6
retrieving revision 1.7
diff -u -b -r1.6 -r1.7
--- gpl-american-way.it.html    30 Dec 2011 05:18:41 -0000      1.6
+++ gpl-american-way.it.html    28 Dec 2014 13:27:04 -0000      1.7
@@ -1,225 +1,210 @@
-<!DOCTYPE html PUBLIC "-//IETF//DTD HTML 2.0//EN">
-<HTML>
-<HEAD>
-  <META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html; charset=iso-8859-1">
-  <TITLE>La GPL GNU e il modello americano - Progetto GNU -
-   Free Software Foundation (FSF)</TITLE>
-  <LINK REV="made" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <LINK REV="translated" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <META NAME="Description"
-        CONTENT="Tradotto originariamente da Sabrina Pampaloni
-                address@hidden
-                Modifiche successive di Sabrina Pampaloni, Francesco
-                Potortì, Alessandro Rubini, Domenico Delle Side,
-                Paola Blason e Giorgio V. Felchero">
-</HEAD>
-<BODY BGCOLOR="#FFFFFF" TEXT="#000000" LINK="#1F00FF" ALINK="#FF0000" 
VLINK="#9900DD">
-<H3>La GPL GNU e il modello americano</H3>
-
-di <A HREF="http://www.stallman.org";><STRONG>Richard
-Stallman</STRONG></a>
-
-<P>
-
-<A HREF="/graphics/philosophicalgnu.it.html">
-<IMG SRC="/graphics/philosophical-gnu-sm.jpg"
-   ALT=" [immagine di uno Gnu Filosofico] "
-   WIDTH="160" HEIGHT="200"></A>
-
-[
-  <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.ca.html">Catalano</A> 
-| <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.es.html">Espa&ntilde;ol</A> 
-| <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.fr.html">Francese</A>
-| <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.en.html">Inglese</A>
-| <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.it.html">Italiano</A>
-<!-- | A HREF="/boilerplate.LG.html" LANGUAGE /A  -->
-<!-- Please keep this list alphabetical -->
-<!-- PLEASE UPDATE THE LIST AT THE BOTTOM (OR TOP) OF THE PAGE TOO! -->
-]
-
-<P>
-La Microsoft descrive la licenza pubblica generale GNU (GPL GNU) come
-una licenza "open source" (a codice aperto), e dice che è contraria al
-modello americano. Per capire la GPL GNU, e riconoscere come essa
-rispecchi il modello americano, bisogna prima comprendere che la GPL
-non è stata progettata per l'open source.
-<P>
-Il Movimento Open Source, che è nato nel 1998, mira a sviluppare
-software potente e affidabile e tecnologie all'avanguardia, invitando
-chiunque a collaborare allo sviluppo del software. Molti sviluppatori
-in questo movimento usano la GPL GNU, e sono i benvenuti. Ma le idee e
-la logica della GPL non vanno cercate nel Movimento Open Source. Esse
-sorgono dagli obiettivi e dai valori più profondi del movimento per il
-software libero.
-<P>
-Il movimento per il software libero è stato fondato nel 1984, ma gli
-ideali a cui si ispira risalgono al 1776 [N.d.T. nel 1776 è stata
-scritta la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America]:
-libertà, comunità e cooperazione volontaria. Questo è ciò che porta
-alla libera impresa, alla libertà di parola e al software libero.
-<P>
-Come in "libera impresa" e in "libertà di parola", "libero" in
-"software libero" si riferisce alla libertà, non al prezzo [N.d.T. il
-termine free in inglese significa sia gratuito che libero];
-specificamente, significa che si ha la libertà di studiare, modificare
-e ridistribuire il software che si usa. Queste libertà permettono ai
-cittadini di aiutare se stessi e aiutarsi l'un l'altro, e perciò di
-partecipare ad una comunità.  Questo è in contrasto con il più comune
-software proprietario, che mantiene gli utenti inermi e divisi: il
-funzionamento interno è segreto e ci è proibito condividere il
-programma con il nostro prossimo. Software potente e affidabile e
-tecnologie all'avanguardia sono utili conseguenze della libertà, ma la
-libertà di avere una comunità è importante di per sé.
-<P>
-Non era possibile creare una comunità libera nella terra del software
-proprietario dove ogni programma ha il suo padrone. Abbiamo dovuto
-costruire una nuova terra nel cyberspazio -- il sistema operativo
-libero GNU, che abbiamo iniziato a scrivere nel 1984. Nel 1991, quando
-GNU era quasi finito, il kernel Linux scritto da Linus Torvalds ha
-colmato l'ultima lacuna; poco dopo era disponibile il sistema libero
-GNU/Linux.  Oggi milioni di utenti usano GNU/Linux e beneficiano della
-libertà e di una comunità.
-<P>
-Ho progettato la GPL GNU per sostenere e difendere le libertà che
+<!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/gpl-american-way.en.html" -->
+
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
+
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>La GNU GPL e gli ideali americani - Progetto GNU - Free Software 
Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/gpl-american-way.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>La GNU GPL e gli ideali americani</h2>
+
+<p>di <strong>Richard M. Stallman</strong></p>
+
+<p>
+La Microsoft descrive la licenza pubblica generale GNU (GNU GPL) come una
+licenza "open source" (a codice aperto), e dice che è contraria agli ideali
+americani. Per capire la GNU GPL, e riconoscere come essa rispecchi il
+modello americano, bisogna prima comprendere che la GPL non è stata
+progettata per l'open source. </p>
+<p>
+Il movimento open source, che è nato nel 1998, mira a sviluppare software
+potente e affidabile e tecnologie all'avanguardia, invitando chiunque a
+collaborare allo sviluppo del software. Molti sviluppatori in questo
+movimento usano la GNU GPL, e sono i benvenuti. Ma le idee e la logica della
+GPL non vanno cercate nel movimento open source. Esse sorgono dagli
+obiettivi e dai valori più profondi del movimento per il software libero.</p>
+<p>
+Il movimento per il software libero è stato fondato nel 1984, ma gli ideali
+a cui si ispira risalgono al 1776 [N.d.T. nel 1776 è stata scritta la
+dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America]: libertà,
+comunità e cooperazione volontaria. Questo è ciò che porta alla libera
+impresa, alla libertà di parola e al software libero.</p>
+<p>
+Come in "libera impresa" e in "libertà di parola", "libero" in "software
+libero" si riferisce alla libertà, non al prezzo [N.d.T. il termine free in
+inglese significa sia gratuito che libero]; specificamente, significa che si
+ha la libertà di studiare, modificare e ridistribuire il software che si
+usa. Queste libertà permettono ai cittadini di aiutare se stessi e aiutarsi
+l'un l'altro, e perciò di partecipare ad una comunità. Questo è in contrasto
+con il più comune software proprietario, che mantiene gli utenti inermi e
+divisi: il funzionamento interno è segreto e ci è proibito condividere il
+programma con il nostro prossimo. Software potente e affidabile e tecnologie
+all'avanguardia sono utili conseguenze della libertà, ma la libertà di avere
+una comunità è importante di per sé.</p>
+<p>
+Non era possibile creare una comunità libera nella terra del software
+proprietario dove ogni programma ha il suo padrone. Abbiamo dovuto costruire
+una nuova terra nel cyberspazio -- il sistema operativo libero GNU, che
+abbiamo iniziato a scrivere nel 1984. Nel 1991, quando GNU era quasi finito,
+il kernel Linux scritto da Linus Torvalds ha colmato l'ultima lacuna; poco
+dopo era disponibile il sistema libero GNU/Linux. Oggi milioni di utenti
+usano GNU/Linux e beneficiano della libertà e di una comunità.</p>
+<p>
+Ho progettato la GNU GPL per sostenere e difendere le libertà che
 definiscono il software libero -- per usare le parole del 1776, essa
-stabilisce che queste libertà siano diritti inalienabili per ogni
-programma distribuito sotto la GPL. Affermando che nessuno è
-autorizzato a toglierci queste libertà ridistribuendo il programma
-sotto una licenza restrittiva, essa assicura la libertà di studiare,
-modificare e ridistribuire il programma.
-<P>
-In nome della cooperazione, incoraggiamo chiunque a modificare ed
-estendere i programmi che pubblichiamo. In nome della libertà, poniamo
-la condizione che queste versioni modificate dei nostri programmi
-debbano rispettare la vostra libertà come la versione
-originale. Incoraggiamo questa duplice cooperazione respingendo i
-parassiti: chiunque voglia copiare parti del nostro software nel suo
-programma deve lasciarci usare parti di quel programma nei nostri
-programmi. Nessuno è costretto a cooperare con noi, ma coloro che
-vogliono partecipare devono offrirci la stessa cooperazione che
-ricevono da noi. Questo rende equo il sistema.
-<P>
-Milioni di utenti, decine di migliaia di sviluppatori e imprese grandi
-come IBM, Intel e Sun hanno scelto di partecipare su questa base. Ma
-alcune imprese vogliono i vantaggi senza le responsabilità.
-<P>
-Spesso ci siamo sentiti dire dalle imprese: «Faremo una versione
-migliorata di questo programma se ci permetterete di rilasciarla senza
-libertà.» Noi diciamo, «No grazie -- i vostri miglioramenti potrebbero
-essere utili se fossero liberi, ma se non possiamo usarli in libertà,
-non sono affatto buoni.» Allora fanno appello al nostro ego, dicendo
-che il nostro codice avrà "più utenti" all'interno dei loro programmi
-proprietari. Noi rispondiamo che per noi la libertà della nostra
-comunità vale di più di una forma irrilevante di popolarità.
-<P>
-Certamente la Microsoft vorrebbe avere il vantaggio del nostro codice
-senza la responsabilità. Ma ha un altro fine più specifico
-nell'attaccare la GPL GNU. La Microsoft è generalmente nota per
-l'imitazione piuttosto che per l'innovazione. Quando la Microsoft fa
-qualcosa di nuovo, il suo fine è strategico -- non di migliorare i
-prodotti informatici per i suoi utenti, ma di eliminare le loro
-alternative.
-<P>
+stabilisce che queste libertà siano diritti inalienabili per ogni programma
+distribuito sotto la GPL. Affermando che nessuno è autorizzato a toglierci
+queste libertà ridistribuendo il programma sotto una licenza restrittiva,
+essa assicura la libertà di studiare, modificare e ridistribuire il
+programma.</p>
+<p>
+In nome della cooperazione, incoraggiamo chiunque a modificare ed estendere
+i programmi che pubblichiamo. In nome della libertà, poniamo la condizione
+che queste versioni modificate dei nostri programmi debbano rispettare la
+vostra libertà come la versione originale. Incoraggiamo questa duplice
+cooperazione respingendo i parassiti: chiunque voglia copiare parti del
+nostro software nel suo programma deve lasciarci usare parti di quel
+programma nei nostri programmi. Nessuno è costretto a cooperare con noi, ma
+coloro che vogliono partecipare devono offrirci la stessa cooperazione che
+ricevono da noi. Questo rende equo il sistema.</p>
+<p>
+Milioni di utenti, decine di migliaia di sviluppatori e imprese grandi come
+IBM, Intel e Sun hanno scelto di partecipare su questa base. Ma alcune
+imprese vogliono i vantaggi senza le responsabilità.</p>
+<p>
+Spesso ci siamo sentiti dire dalle imprese: «Faremo una versione migliorata
+di questo programma se ci permetterete di rilasciarla senza libertà.» Noi
+diciamo, «No grazie -- i vostri miglioramenti potrebbero essere utili se
+fossero liberi, ma se non possiamo usarli in libertà, non sono affatto
+buoni.» Allora fanno appello al nostro ego, dicendo che il nostro codice
+avrà "più utenti" all'interno dei loro programmi proprietari. Noi
+rispondiamo che per noi la libertà della nostra comunità vale di più di una
+forma irrilevante di popolarità.</p>
+<p>
+Certamente la Microsoft vorrebbe avere il vantaggio del nostro codice senza
+la responsabilità. Ma ha un altro fine più specifico nell'attaccare la GNU
+GPL. La Microsoft è generalmente nota per l'imitazione piuttosto che per
+l'innovazione. Quando la Microsoft fa qualcosa di nuovo, il suo fine è
+strategico -- non di migliorare i prodotti informatici per i suoi utenti, ma
+di eliminare le loro alternative.</p>
+<p>
 La Microsoft usa una strategia anticompetitiva nota come "abbraccia ed
-estendi". Ciò significa che iniziano con la tecnologia che usano gli
-altri, aggiungono un piccolo espediente che è segreto in modo che
-nessun altro possa imitarlo, poi usano quell'espediente segreto in
-modo che solo il software Microsoft possa comunicare con altro
-software Microsoft. In alcuni casi, questo rende difficile usare un
-programma non Microsoft quando altri con cui si lavora usano un
-programma Microsoft. In altri casi, questo rende difficile usare un
-programma non Microsoft per il lavoro A se si usa un programma
-Microsoft per il lavoro B. in ogni caso, la strategia "abbraccia ed
-estendi" esalta gli effetti del potere di mercato della Microsoft.
-<P>
-Nessuna licenza può impedire alla Microsoft di praticare la strategia
-"abbraccia ed estendi" se sono decisi a farlo ad ogni costo. Se
-scrivono i loro programmi da capo, e non usano il nostro codice, la
-licenza sul nostro codice non li influenza. Ma una riscrittura totale
-è costosa e difficile, e neanche la Microsoft può farlo
-continuamente. Da qui la loro campagna per convincerci ad abbandonare
-la licenza che protegge la nostra comunità, la licenza che non
-permetterà loro di dire, «Ciò che è tuo è mio, e ciò che è mio è mio.»
-Vogliono che li lasciamo prendere quello che vogliono, senza dare
-niente in cambio. Vogliono che abbandoniamo le nostre difese.
-<P>
-Ma senza difese non si tratta più del modello americano. Nella terra
-degli uomini coraggiosi e liberi, difendiamo la nostra libertà con la
-GPL GNU.
-<P>
-
-<H4>Addendum:</H4>
-
-La Microsoft dice che la GPL è contro i "diritti di proprietà
-intellettuale". Non ho un'opinione in merito, ritengo infatti che sia
-un campo troppo vasto per averne un'opinione sensata. E' un termine
-generico, che copre il diritto d'autore, i brevetti, i marchi
-registrati e altre aree disparate della legislazione; aree così
-diverse, nelle leggi e nei loro effetti, che qualsiasi affermazione su
-di esse prese nel loro insieme è sicuramente semplicistica. Per
-ragionare in modo intelligente sul diritto d'autore, sui brevetti o
-sui marchi registrati, si deve pensare ad essi separatamente. Il primo
-passo è rifiutarsi di riunirle sotto la definizione di "proprietà
-intellettuale".
-<P>
+estendi". Ciò significa che iniziano con la tecnologia che usano gli altri,
+aggiungono un piccolo espediente che è segreto in modo che nessun altro
+possa imitarlo, poi usano quell'espediente segreto in modo che solo il
+software Microsoft possa comunicare con altro software Microsoft. In alcuni
+casi, questo rende difficile usare un programma non Microsoft quando altri
+con cui si lavora usano un programma Microsoft. In altri casi, questo rende
+difficile usare un programma non Microsoft per il lavoro A se si usa un
+programma Microsoft per il lavoro B. in ogni caso, la strategia "abbraccia
+ed estendi" esalta gli effetti del potere di mercato della Microsoft.</p>
+<p>
+Nessuna licenza può impedire alla Microsoft di praticare la strategia
+"abbraccia ed estendi" se sono decisi a farlo ad ogni costo. Se scrivono i
+loro programmi da capo, e non usano il nostro codice, la licenza sul nostro
+codice non li influenza. Ma una riscrittura totale è costosa e difficile, e
+neanche la Microsoft può farlo continuamente. Da qui la loro campagna per
+convincerci ad abbandonare la licenza che protegge la nostra comunità, la
+licenza che non permetterà loro di dire, «Ciò che è tuo è mio, e ciò che 
è
+mio è mio.» Vogliono che li lasciamo prendere quello che vogliono, senza
+dare niente in cambio. Vogliono che abbandoniamo le nostre difese.</p>
+<p>
+Ma non difendersi non è da Americani. Nella terra dei liberi e dei
+coraggiosi, difendiamo la nostra libertà con la GNU GPL.</p>
+
+<h4>Addendum:</h4>
+
+<p>
+La Microsoft dice che la GPL è contro i "diritti di proprietà
+intellettuale". Non ho un'opinione in merito, ritengo infatti che sia un
+campo troppo vasto per averne un'opinione sensata. E' un termine generico,
+che copre il diritto d'autore, i brevetti, i marchi registrati e altre aree
+disparate della legislazione; aree così diverse, nelle leggi e nei loro
+effetti, che qualsiasi affermazione su di esse prese nel loro insieme è
+sicuramente semplicistica. Per ragionare in modo intelligente sul diritto
+d'autore, sui brevetti o sui marchi registrati, si deve pensare ad essi
+separatamente. Il primo passo è rifiutarsi di riunirle sotto la definizione
+di "proprietà intellettuale".</p>
+<p>
 Il mio punto di vista sul diritto d'autore richiede un'ora per essere
-esposto, ma vale un principio generale: esso non può giustificare la
-negazione al pubblico di libertà importanti. Come disse Abramo
-Lincoln, «Dovunque ci sia un conflitto tra diritti umani e diritti di
-proprietà, i diritti umani devono avere la precedenza.» Il fine dei
-diritti di proprietà è il benessere dell'umanità, non possono essere
-usati come scusa per ignorarlo.
-<P>
-Copyright 2001 Richard Stallman
-La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua
-integrità sono permesse con qualsiasi mezzo senza diritti d'autore, a
-condizione che questa nota e la nota sul copyright siano riprodotte.
-
-<HR>
-
-[
-<!-- Please keep this list alphabetical -->
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-  <A HREF="/philosophy/gpl-american-way.ca.html">Catalano</A> 
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-]
-
-<HR>
-
-<P>
-Ritorna alla <A HREF="/home.it.html">pagina principale di GNU</A>.
-<P>
-
-Per informazioni e domande sulla FSF e GNU rivolgersi, possibilmente
-in inglese, a
-
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.  Altri <A
-HREF="/home.it.html#ContactInfo">modi per contattare</A> la FSF.
-<P>
-
-Commenti su queste pagine web a
-
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>,
-altre domande a
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.
-<P>
-Copyright (C) 2001 Free Software Foundation, Inc.,
-51 Franklin St, Fifth Floor, Boston, MA  02110,  USA
-<P>
-La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua
-integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che
-questa nota sia riprodotta.
-<P>
-Aggiornato:
-<!-- timestamp start -->
-$Date: 2011/12/30 05:18:41 $ $Author: ineiev $
+esposto, ma vale un principio generale: esso non può giustificare la
+negazione al pubblico di libertà importanti. Come disse Abraham Lincoln,
+«Dovunque ci sia un conflitto tra diritti umani e diritti di proprietà, i
+diritti umani devono avere la precedenza.» Il fine dei diritti di proprietà
+è il benessere dell'umanità, non possono essere usati come scusa per
+ignorarlo.</p>
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+Cambiato GPL GNU in GNU GPL. Cambiato "e il" nel titolo in "ed il". Cambiato
+Abramo Lincoln in Abraham Lincoln, il suo vero nome. Ho portato al minuscolo
+"Movimento Open Source" visto che non è un nome ufficiale e MOS non è un
+acronimo.</div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>. Ci sono anche <a
+href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
+di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:address@hidden";>
+
+        &lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/";>gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle 
traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 2001 Richard M. Stallman</p>
+
+<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a 
rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/deed.it";>Creative
+Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Stati Uniti</a> (CC BY-ND
+3.0).</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione originale di Sabrina Pampaloni. Modifiche di Francesco Potortì,
+Alessandro Rubini, Domenico Delle Side, Paola Blason, Giorgio V. Felchero e
+Fabio Pesari.</div>
+
+<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
+Ultimo aggiornamento:
+
+$Date: 2014/12/28 13:27:04 $
+
 <!-- timestamp end -->
-<HR>
-</BODY>
-</HTML>
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: po/freedom-or-copyright-old.it.po
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/po/freedom-or-copyright-old.it.po,v
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retrieving revision 1.2
diff -u -b -r1.1 -r1.2
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+++ po/freedom-or-copyright-old.it.po   28 Dec 2014 13:27:04 -0000      1.2
@@ -296,9 +296,6 @@
 "link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a href="
 "\"mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>."
 
-#
-#
-#
 #. TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
 #. replace it with the translation of these two:
 #. We work hard and do our best to provide accurate, good quality

Index: po/gpl-american-way.it.po
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/po/gpl-american-way.it.po,v
retrieving revision 1.1
retrieving revision 1.2
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+++ po/gpl-american-way.it.po   28 Dec 2014 13:27:05 -0000      1.2
@@ -320,9 +320,6 @@
 "link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a href="
 "\"mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>."
 
-#
-#
-#
 #. TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
 #. replace it with the translation of these two:
 #. We work hard and do our best to provide accurate, good quality

Index: po/freedom-or-copyright-old.it-en.html
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RCS file: po/freedom-or-copyright-old.it-en.html
diff -N po/freedom-or-copyright-old.it-en.html
--- /dev/null   1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ po/freedom-or-copyright-old.it-en.html      28 Dec 2014 13:27:04 -0000      
1.1
@@ -0,0 +1,186 @@
+<!--#include virtual="/server/header.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
+<title>Freedom&mdash;or Copyright? (Old Version)
+- GNU Project - Free Software Foundation</title>
+<!--#include virtual="/philosophy/po/freedom-or-copyright-old.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.html" -->
+
+<h2>Freedom&mdash;or Copyright? (Old Version)</h2>
+
+<div class="announcement">
+<blockquote><p>There is an <a
+href="/philosophy/freedom-or-copyright.html"> updated version</a> of
+this article.</p></blockquote>
+</div>
+
+<p>
+  by <strong>Richard M. Stallman</strong>
+</p>
+
+<blockquote>
+<p>
+The brave new world of e-books: no more used book stores, no more
+lending a book to your friend, no more borrowing one from the public
+library, no purchasing a book except with a credit card that
+identifies what you read.  Even reading an e-book without
+authorization is a crime.
+</p>
+</blockquote>
+
+<p>
+Once upon a time, in the age of the printing press, an industrial
+regulation was established for the business of writing and
+publishing. It was called copyright. Copyright's purpose was to
+encourage the publication of a diversity of written
+works. Copyright's method was to make publishers get permission
+from authors to reprint recent writings.</p>
+
+<p>
+Ordinary readers had little reason to disapprove, since copyright
+restricted only publication, not the things a reader could do. If it
+raised the price of a book a small amount, that was only
+money. Copyright provided a public benefit, as intended, with little
+burden on the public. It did its job well&mdash;back then.</p>
+
+<p>
+Then a new way of distributing information came about: computers and
+networks. The advantage of digital information technology is that it
+facilitates copying and manipulating information, including software,
+musical recordings and books. Networks offered the possibility of
+unlimited access to all sorts of data&mdash;an information utopia.</p>
+
+<p>
+But one obstacle stood in the way: copyright. Readers who made use of
+their computers to share published information were technically
+copyright infringers. The world had changed, and what was once an
+industrial regulation on publishers had become a restriction on the
+public it was meant to serve.</p>
+
+<p>
+In a democracy, a law that prohibits a popular, natural and useful
+activity is usually soon relaxed. But the powerful publishers'
+lobby was determined to prevent the public from taking advantage of
+the power of their computers, and found copyright a suitable
+weapon. Under their influence, rather than relaxing copyright to suit
+the new circumstances, governments made it stricter than ever,
+imposing harsh penalties on readers caught sharing.</p>
+
+<p>
+But that wasn't the last of it. Computers can be powerful tools of
+domination when a few people control what other people's computers
+do. The publishers realized that by forcing people to use specially
+designated software to watch videos and read e-books, they can gain
+unprecedented power: they can compel readers to pay, and identify
+themselves, every time they read a book!</p>
+
+<p>
+That is the publishers' dream, and they prevailed upon the
+U.S. government to enact the Digital Millennium Copyright Act of
+1998. This law gives them total legal power over almost anything a
+reader might do with an e-book, as long as they publish the book in
+encrypted form. Even reading the book without authorization is a
+crime.</p>
+
+<p>
+We still have the same old freedoms in using paper books. But if
+e-books replace printed books, that exception will do little
+good. With &ldquo;electronic ink&rdquo;, which makes it possible to
+download new text onto an apparently printed piece of paper, even
+newspapers could become ephemeral. Imagine: no more used book stores;
+no more lending a book to your friend; no more borrowing one from the
+public library&mdash;no more &ldquo;leaks&rdquo; that might give someone a
+chance to read without paying. (And judging from the ads for Microsoft
+Reader, no more anonymous purchasing of books either.) This is the
+world publishers have in mind for us.</p>
+
+<p>
+Why is there so little public debate about these momentous changes?
+Most citizens have not yet had occasion to come to grips with the
+political issues raised by this futuristic technology. Besides, the
+public has been taught that copyright exists to &ldquo;protect&rdquo;
+the copyright holders, with the implication that the public's
+interests do not count. (The biased term
+&ldquo;<a href="/philosophy/not-ipr.html"> intellectual
+property</a>&rdquo; also promotes that view; in addition, it
+encourages the mistake of trying to treat several laws that are almost
+totally different&mdash;such as copyright law and patent law&mdash;as
+if they were a single issue.)</p>
+
+<p>
+But when the public at large begins to use e-books, and discovers the
+regime that the publishers have prepared for them, they will begin to
+resist. Humanity will not accept this yoke forever.</p>
+
+<p>
+The publishers would have us believe that suppressive copyright is the
+only way to keep art alive, but we do not need a War on Copying to
+encourage a diversity of published works; as the Grateful Dead showed,
+private copying among fans is not necessarily a problem for
+artists. (In 2007, Radiohead made millions by inviting fans to copy an
+album and pay whatever amount they wish; a few years before, Stephen King
+got hundreds of thousands for an e-book which people could copy.) By
+legalizing the copying of e-books among friends, we can turn copyright
+back into the industrial regulation it once was.</p>
+
+<p>
+For some kinds of writing, we should go even further. For scholarly
+papers and monographs, everyone should be encouraged to republish them
+verbatim online; this helps protect the scholarly record while making
+it more accessible. For textbooks and most reference works,
+publication of modified versions should be allowed as well, since that
+encourages improvement.</p>
+
+<p>
+Eventually, when computer networks provide an easy way to send someone
+a small amount of money, the whole rationale for restricting verbatim
+copying will go away. If you like a book, and a box pops up on your
+computer saying &ldquo;Click here to give the author one
+dollar&rdquo;, wouldn't you click? Copyright for books and music, as
+it applies to distributing verbatim unmodified copies, will be
+entirely obsolete. And not a moment too soon!</p>
+</div><!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Please send general FSF &amp; GNU inquiries to <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>.  There are also <a
+href="/contact/">other ways to contact</a> the FSF.  Broken links and other
+corrections or suggestions can be sent to <a
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+
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+        to <a href="mailto:address@hidden";>
+        &lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
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+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Please see the <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Translations README</a> for
+information on coordinating and submitting translations of this article.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 1999, 2008 Richard M. Stallman</p>
+
+<p>This page is licensed under a <a rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/";>Creative
+Commons Attribution-NoDerivs 3.0 United States License</a>.</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.html" -->
+
+<p class="unprintable">Updated:
+<!-- timestamp start -->
+$Date: 2014/12/28 13:27:04 $
+<!-- timestamp end -->
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: po/gpl-american-way.it-en.html
===================================================================
RCS file: po/gpl-american-way.it-en.html
diff -N po/gpl-american-way.it-en.html
--- /dev/null   1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ po/gpl-american-way.it-en.html      28 Dec 2014 13:27:04 -0000      1.1
@@ -0,0 +1,181 @@
+<!--#include virtual="/server/header.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
+<title>The GNU GPL and the American Way
+- GNU Project - Free Software Foundation</title>
+<!--#include virtual="/philosophy/po/gpl-american-way.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.html" -->
+
+<h2>The GNU GPL and the American Way</h2>
+
+<p>by <strong>Richard M. Stallman</strong></p>
+
+<p>
+Microsoft describes the GNU General Public License (GNU GPL) as an
+&ldquo;open source&rdquo; license, and says it is against the American
+Way.  To understand the GNU GPL, and recognize how it embodies the
+American Way, you must first be aware that the GPL was not designed
+for open source.</p>
+<p>
+The Open Source Movement, which was launched in 1998, aims to develop
+powerful, reliable software and improved technology, by inviting the
+public to collaborate in software development.  Many developers in
+that movement use the GNU GPL, and they are welcome to use it.  But
+the ideas and logic of the GPL cannot be found in the Open Source
+Movement.  They stem from the deeper goals and values of the Free
+Software Movement.</p>
+<p>
+The Free Software Movement was founded in 1984, but its inspiration
+comes from the ideals of 1776: freedom, community, and voluntary
+cooperation.  This is what leads to free enterprise, to free speech,
+and to free software.</p>
+<p>
+As in &ldquo;free enterprise&rdquo; and &ldquo;free speech&rdquo;, the
+&ldquo;free&rdquo; in &ldquo;free software&rdquo; refers to freedom,
+not price; specifically, it means that you have the freedom to study,
+change, and redistribute the software you use.  These freedoms permit
+citizens to help themselves and help each other, and thus participate
+in a community.  This contrasts with the more common proprietary
+software, which keeps users helpless and divided: the inner workings
+are secret, and you are prohibited from sharing the program with your
+neighbor.  Powerful, reliable software and improved technology are
+useful byproducts of freedom, but the freedom to have a community is
+important in its own right.</p>
+<p>
+We could not establish a community of freedom in the land of
+proprietary software where each program had its lord.  We had to build
+a new land in cyberspace&mdash;the free software GNU operating system,
+which we started writing in 1984.  In 1991, when GNU was almost
+finished, the kernel Linux written by Linus Torvalds filled the last
+gap; soon the free GNU/Linux system was available.  Today millions of
+users use GNU/Linux and enjoy the benefits of freedom and community.</p>
+<p>
+I designed the GNU GPL to uphold and defend the freedoms that define
+free software&mdash;to use the words of 1776, it establishes them as
+inalienable rights for programs released under the GPL.  It ensures
+that you have the freedom to study, change, and redistribute the
+program, by saying that nobody is authorized to take these freedoms
+away from you by redistributing the program under a restrictive
+license.</p>
+<p>
+For the sake of cooperation, we encourage others to modify and extend
+the programs that we publish.  For the sake of freedom, we set the
+condition that these modified versions of our programs must respect
+your freedom just like the original version.  We encourage two-way
+cooperation by rejecting parasites: whoever wishes to copy parts of
+our software into his program must let us use parts of that program in
+our programs.  Nobody is forced to join our club, but those who wish
+to participate must offer us the same cooperation they receive from
+us.  That makes the system fair.</p>
+<p>
+Millions of users, tens of thousands of developers, and companies as
+large as IBM, Intel, and Sun, have chosen to participate on this
+basis.  But some companies want the advantages without the
+responsibilities.</p>
+<p>
+From time to time, companies have said to us, &ldquo;We would make an
+improved version of this program if you allow us to release it without
+freedom.&rdquo; We say, &ldquo;No thanks&mdash;your improvements might
+be useful if they were free, but if we can't use them in freedom, they
+are no good at all.&rdquo; Then they appeal to our egos, saying that
+our code will have &ldquo;more users&rdquo; inside their proprietary
+programs.  We respond that we value our community's freedom more than
+an irrelevant form of popularity.</p>
+<p>
+Microsoft surely would like to have the benefit of our code without
+the responsibilities.  But it has another, more specific purpose in
+attacking the GNU GPL.  Microsoft is known generally for imitation
+rather than innovation.  When Microsoft does something new, its
+purpose is strategic&mdash;not to improve computing for its users, but
+to close off alternatives for them.</p>
+<p>
+Microsoft uses an anticompetitive strategy called &ldquo;embrace and
+extend&rdquo;.  This means they start with the technology others are
+using, add a minor wrinkle which is secret so that nobody else can
+imitate it, then use that secret wrinkle so that only Microsoft
+software can communicate with other Microsoft software.  In some
+cases, this makes it hard for you to use a non-Microsoft program when
+others you work with use a Microsoft program.  In other cases, this
+makes it hard for you to use a non-Microsoft program for job A if you
+use a Microsoft program for job B.  Either way, &ldquo;embrace and
+extend&rdquo; magnifies the effect of Microsoft's market power.</p>
+<p>
+No license can stop Microsoft from practicing &ldquo;embrace and
+extend&rdquo; if they are determined to do so at all costs.  If they
+write their own program from scratch, and use none of our code, the
+license on our code does not affect them.  But a total rewrite is
+costly and hard, and even Microsoft can't do it all the time.  Hence
+their campaign to persuade us to abandon the license that protects our
+community, the license that won't let them say, &ldquo;What's yours is
+mine, and what's mine is mine.&rdquo; They want us to let them take
+whatever they want, without ever giving anything back.  They want us
+to abandon our defenses.</p>
+<p>
+But defenselessness is not the American Way.  In the land of the brave
+and the free, we defend our freedom with the GNU GPL.</p>
+
+<h4>Addendum:</h4>
+
+<p>
+Microsoft says that the GPL is against &ldquo;intellectual property
+rights.&rdquo; I have no opinion on &ldquo;intellectual property
+rights,&rdquo; because the term is too broad to have a sensible
+opinion about.  It is a catch-all, covering copyrights, patents,
+trademarks, and other disparate areas of law; areas so different, in
+the laws and in their effects, that any statement about all of them at
+once is surely simplistic.  To think intelligently about copyrights,
+patents or trademarks, you must think about them separately.  The
+first step is declining to lump them together as &ldquo;intellectual
+property&rdquo;.</p>
+<p>
+My views about copyright take an hour to expound, but one general
+principle applies: it cannot justify denying the public important
+freedoms.  As Abraham Lincoln put it, &ldquo;Whenever there is a
+conflict between human rights and property rights, human rights must
+prevail.&rdquo; Property rights are meant to advance human well-being,
+not as an excuse to disregard it.</p>
+</div><!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Please send general FSF &amp; GNU inquiries to <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>.  There are also <a
+href="/contact/">other ways to contact</a> the FSF.  Broken links and other
+corrections or suggestions can be sent to <a
+href="mailto:address@hidden";>&lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+<p><!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:address@hidden";>
+        &lt;address@hidden&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Please see the <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Translations README</a> for
+information on coordinating and submitting translations of this article.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 2001 Richard M. Stallman</p>
+
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+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/";>Creative
+Commons Attribution-NoDerivs 3.0 United States License</a>.</p>
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+
+<p class="unprintable">Updated:
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+$Date: 2014/12/28 13:27:04 $
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