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www education/edu-system-india.it.html philosop...


From: GNUN
Subject: www education/edu-system-india.it.html philosop...
Date: Sun, 7 Feb 2021 10:01:08 -0500 (EST)

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Index: education/edu-system-india.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/education/edu-system-india.it.html,v
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+++ education/edu-system-india.it.html  7 Feb 2021 15:01:07 -0000       1.2
@@ -43,16 +43,17 @@
 <div class="article">
 <h3>L'inizio</h3>
 
-<p>In tempi antichi, l'India utilizzava il sistema educativo <i>Gurukula</i> in
-cui chiunque avesse voluto studiare avrebbe dovuto recarsi a casa
-dell'insegnate (guru) e chiedere di diventarne allievo. Qualora fosse stato
-accettato come studente avrebbe dovuto vivere con il guru e aiutarlo in
-tutte le attività della casa. Questo non solo creava un forte legame tra lo
-studente e il guru, ma insegnava anche come gestire una casa. Il guru
-insegnava tutto ciò che il bambino desiderava apprendere, dal sanscrito alle
-sacre scritture, dalla matematica alla metafisica. Lo studente restava nella
-casa quanto desiderava o finché il guru non gli avesse insegnato tutto ciò
-che sapeva. L'insegnamento era strettamente legato alla natura e alla vita
+<p>In tempi antichi, l'India utilizzava il sistema educativo <i>Gurukula</i><a
+id="TransNote1-rev" href="#TransNote1"><sup>a</sup></a> in cui chiunque
+avesse voluto studiare avrebbe dovuto recarsi a casa dell'insegnate (guru) e
+chiedere di diventarne allievo. Qualora fosse stato accettato come studente
+avrebbe dovuto vivere con il guru e aiutarlo in tutte le attività della
+casa. Questo non solo creava un forte legame tra lo studente e il guru, ma
+insegnava anche come gestire una casa. Il guru insegnava tutto ciò che lo
+studente desiderava apprendere, dal sanscrito alle sacre scritture, dalla
+matematica alla metafisica. Lo studente restava nella casa quanto desiderava
+o finché il guru non gli avesse insegnato tutto ciò che
+sapeva. L'insegnamento era strettamente legato alla natura e alla vita
 quotidiana, non solamente alla memorizzazione di informazioni.</p>
 
 <p>Il sistema scolastico moderno fu originariamente portato in India, inclusa
@@ -61,23 +62,24 @@
 e matematica poiché la metafisica e la filosofia non erano considerate
 necessarie.</p>
 
-<p>Il <cite>Board of High School and Intermediate Education</cite> dello Stato
-di Uttar Pradesh fu il primo ente scolastico creato in India nel 1921 con
-giurisdizione su Rajputana, Central India e Gwalior. Nel 1929 fu creato il
-<cite>Board of High School and Intermediate Education</cite> a Rajputana e,
+<p>Il <cite>Board of High School and Intermediate Education</cite> (Consiglio
+di istruzione secondaria e intermedia) dello Stato di Uttar Pradesh fu il
+primo ente scolastico creato in India nel 1921 con giurisdizione su
+Rajputana, India centrale e Gwalior. Nel 1929 fu creato il <cite>Board of
+High School and Intermediate Education</cite> a Rajputana e,
 successivamente, molti altri enti furono creati in altri stati. Fu solo nel
-1952 che venne modificata la struttura dell'ente, "rinominato <cite>Central
-Board of Secondary Education</cite> (CBSE). Le sue funzioni andavano dalla
-scelta dei percorsi di studio e dei libri di testo fino al controllo dei
-sistemi di esame adottati dalla scuole affiliate. Oggi ci sono migliaia di
-scuole affiliate al CBSE, sia all'interno dell'India che in molti altri
-paesi come Afghanistan e Zimbabwe.</p>
+1952 che venne modificata la struttura dell'ente, rinominato <cite>Central
+Board of Secondary Education</cite> o CBSE (Consiglio centrale di istruzione
+secondaria). Le sue funzioni andavano dalla scelta dei percorsi di studio e
+dei libri di testo fino al controllo dei sistemi di esame adottati dalla
+scuole affiliate. Oggi ci sono migliaia di scuole affiliate al CBSE, sia
+all'interno dell'India che in molti altri paesi come Afghanistan e 
Zimbabwe.</p>
 
 <p>L'educazione universale e obbligatoria per tutti i bambini dai 6 ai 14 anni
 fu un obiettivo fondamentale per il governo della Repubblica Indiana,
 soprattutto considerando che è incluso, come linea guida, nell'articolo 45
 della Costituzione. Rimane però un traguardo ancora lontano dopo più di
-cinquant'anni. Negli ultimi anni, tuttavia, il Governo sembra aver preso
+cinquant'anni. Negli ultimi anni, tuttavia, il governo sembra aver preso
 coscienza del ritardo e ha reso l'educazione primaria un diritto
 fondamentale di ogni cittadino indiano. La pressione della crescita
 economica e la scarsità di manodopera qualificata e addestrata deve aver
@@ -87,13 +89,13 @@
 
 <blockquote><p><em>&ldquo;Recentemente sono stati fatti molti grandi annunci 
per lo
 sviluppo del sistema educativo indiano, tra cui i più importanti sono quelli
-della <cite>National Common Minimum Programme</cite> (NCMP), del governo
-della <cite>United Progressive Alliance</cite> (UPA). Gli annunci riguardano
-(a) l'incremento progressivo della spesa in educazione fino al 6% del PIL;
-(b) per far fronte alle maggiori spese in educazione e sostenere una maggior
-qualità nell'istruzione, ci sarebbe un aumento di tutte le tasse
-governative; (c) la garanzia che nessun cittadino sarebbe stato escluso dal
-sistema educativo per motivi economici o di povertà; (d) l'inserimento
+del <cite>National Common Minimum Programme</cite> o NCMP, promosso dal
+governo della <cite>United Progressive Alliance</cite> (UPA). Gli annunci
+riguardano (a) l'incremento progressivo della spesa in educazione fino al 6%
+del PIL; (b) un possibile aumento di tutte le tasse governative per far
+fronte alle maggiori spese in educazione e sostenere una maggior qualità
+nell'istruzione; (c) la garanzia che nessun cittadino sarebbe stato escluso
+dal sistema educativo per motivi economici o di povertà; (d) l'inserimento
 dell'educazione come diritto fondamentale dei bambini dai 6 ai 14 anni; (e)
 la creazione di un'educazione universale grazie a programmi come Sarva
 Siksha Abhiyan e Mid Day Meal.&rdquo;</em> <a
@@ -116,26 +118,29 @@
 scolastica vengono suggerite a livello nazionale dal GoI e i governi statali
 hanno molta libertà nell'implementazione dei programmi. Le politiche vengono
 annunciate periodicamente a livello nazionale. Il <cite>Central Advisory
-Board of Education</cite> (CABE), creato nel 1935, continua a svolgere un
-ruolo importante per l'evoluzione e il monitoraggio dei programmi e delle
-politiche educative.</p>
-
-<p>Il <cite>National Council for Educational Research and Training </cite>
-(NCERT) è un'organizzazione nazionale che gioca un ruolo fondamentale nello
-sviluppo dei programmi e delle politiche sull'istruzione e sviluppa il
-<cite>National Curriculum Framework</cite>. Ogni singolo Stato, inoltre, ha
-un consiglio omologo detto <cite>State Council for Educational Research and
-Training</cite> (SCERT). Sono enti che propongono strategie educative,
-programmi di studio, schemi pedagogici e metodologie di valutazione ai
-dipartimenti per l'istruzione statali. Gli enti SCERT generalmente seguono
-le linee guida definite dal NCERT, ma hanno una notevole libertà
-nell'effettiva implementazione del sistema educativo.</p>
-
-<p>I programmi <cite>National Policy on Education</cite> del 1986 e
-<cite>Programme of Action</cite> (POA) del 1992 hanno previsto l'istruzione
-gratuita, obbligatoria e di qualità per tutti i bambini sotto i 14 anni già
-prima del 21esimo secolo. Il governo si è impegnato a destinare il 6% del
-prodotto interno lordo (PIL) per l'istruzione, metà del quale verrà speso in
+Board of Education</cite> o CABE (Comitato consultivo centrale per
+l'istruzione), creato nel 1935, continua a svolgere un ruolo importante per
+l'evoluzione e il monitoraggio dei programmi e delle politiche educative.</p>
+
+<p>Il <cite>National Council for Educational Research and Training </cite> o
+NCERT (Consiglio nazionale per la ricerca educativa e la formazione) è
+un'organizzazione nazionale che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo
+dei programmi e delle politiche sull'istruzione e sviluppa il <cite>National
+Curriculum Framework</cite> (Quadro curricolare nazionale). Ogni singolo
+Stato, inoltre, ha un consiglio omologo detto <cite>State Council for
+Educational Research and Training</cite> o SCERT (Consiglio statale per la
+ricerca educativa e la formazione). Sono enti che propongono strategie
+educative, programmi di studio, schemi pedagogici e metodologie di
+valutazione ai dipartimenti per l'istruzione statali. Gli enti SCERT
+generalmente seguono le linee guida definite dal NCERT, ma hanno una
+notevole libertà nell'effettiva implementazione del sistema educativo.</p>
+
+<p>I programmi <cite>National Policy on Education</cite> (politica nazionale
+sull'istruzione) del 1986 e <cite>Programme of Action</cite> o POA
+(programma d'azione) del 1992 hanno previsto l'istruzione gratuita,
+obbligatoria e di qualità per tutti i bambini sotto i 14 anni già prima del
+21esimo secolo. Il governo si è impegnato a destinare il 6% del prodotto
+interno lordo (PIL) per l'istruzione, metà del quale verrà speso in
 educazione primaria. La spesa in istruzione come percentuale del PIL è
 cresciuta dallo 0.7 percento nel 1951-52 al 3.6 percento nel 1997-98.</p> 
 
@@ -171,24 +176,26 @@
 popolazione indiana locale.</p>
 
 <p>La seconda tipologia principale di istruzione è l'<cite>Indian Certificate
-of Secondary Education</cite> (ICSE). Sembra che sia stato inizialmente
-avviato in sostituzione al <cite>Cambridge School Certificate</cite>. L'idea
-fu discussa in una conferenza tenutasi nel 1952 dal Presidente di Maulana
-Abul Kalam Azad, poi divenuto Ministro per l'Istruzione. L'obiettivo
-principale della conferenza era quello di prendere in considerazione la
-sostituzione del <cite>Cambridge School Certificate Examination</cite> con
-l'<cite>All India Examination</cite>. Nell'ottobre del 1956, alla riunione
-del Consiglio inter-statale per l'educazione anglo-indiana, fu approvata la
-proposta di creare un Consiglio Indiano che amministrasse la <cite>Local
-Examinations Syndicate's Examination</cite> in India, un dipartimento
-dell'Università di Cambridge, e che fornisse suggerimenti su come adattarsi
-al meglio alle necessità del Paese. L'incontro inaugurale del Consiglio si
-tenne il 3 Novembre del 1958. Nel Dicembre del 1967 il Consiglio fu
-registrato come associazione in base al <cite>Societies Registration
-Act</cite> e fu inserito come ente pubblico di valutazione nel <cite>Delhi
-School Education Act</cite> del 1973. Ad oggi, un gran numero di scuole in
-tutto il Paese sono affiliate al Consiglio. Queste scuole sono private e
-generalmente destinate a figli di famiglie benestanti.</p>
+of Secondary Education</cite> o ICSE (Certificato indiano di istruzione
+secondaria). Sembra che sia stato inizialmente avviato in sostituzione al
+<cite>Cambridge School Certificate</cite>. L'idea fu discussa in una
+conferenza tenutasi nel 1952 dal Presidente di Maulana Abul Kalam Azad, poi
+divenuto Ministro per l'Istruzione. L'obiettivo principale della conferenza
+era quello di prendere in considerazione la sostituzione dell'esame
+<cite>Cambridge School Certificate</cite> con l'<cite>All India
+Examination</cite>. Nell'ottobre del 1956, alla riunione del Consiglio
+inter-statale per l'educazione anglo-indiana, fu approvata la proposta di
+creare un Consiglio Indiano che amministrasse la <cite>Local Examinations
+Syndicate's Examination</cite> in India, un dipartimento dell'Università di
+Cambridge, e che fornisse suggerimenti su come adattarsi al meglio alle
+necessità del Paese. L'incontro inaugurale del Consiglio si tenne il 3
+novembre del 1958. Nel dicembre del 1967 il Consiglio fu registrato come
+associazione in base alla <cite>Societies Registration Act</cite> (Legge
+sulla registrazione delle società) del 1860, e fu inserito come ente
+pubblico di valutazione nel <cite>Delhi School Education Act</cite> (Legge
+sull'istruzione scolastica di Delhi) del 1973. Ad oggi, un gran numero di
+scuole in tutto il Paese sono affiliate al Consiglio. Queste scuole sono
+private e generalmente destinate a figli di famiglie benestanti.</p>
 
 <p>Sia il CBSE che il Consiglio ICSE svolgono le proprie procedure di esame
 nelle scuole che sono ad esse affiliate al termine dei primi dieci anni di
@@ -263,26 +270,28 @@
 <p>Il Kerala ha inoltre cercato da sempre nuovi modi per migliorare il proprio
 sistema educativo. Ogni volta che il NCERT ha sviluppato nuove idee, il
 Kerala è stato il primo a provarle. Questo Stato ha sperimentato il
-<cite>District Primary Education Programme</cite> (DPEP) con successo,
-nonostante l'opposizione da più parti. E' stato il primo nel Paese a passare
-dal tradizionale metodo di insegnamento comportamentista a quello
+<cite>District Primary Education Programme</cite> o DPEP (programma di
+istruzione primaria gestito a livello distrettuale) con successo, nonostante
+l'opposizione da più parti. E' stato il primo nel Paese a passare dal
+tradizionale metodo di insegnamento comportamentista a quello
 costruttivista. E' stato citato nel <cite>National Curriculum
-Framework</cite> del NCERT e l'ha effettivamente implementato l'anno
-successivo modificando i metodi di valutazione e di passaggio da una classe
-all'altra. Al posto di domande esclusivamente dirette, risolvibili solo
-tramite la memorizzazione delle lezioni, sono utilizzate anche domande
-aperte o indirette così che lo studente si trovi obbligato a ragionare prima
-di rispondere e la stessa risposta possa essere soggetta ad
-approfondimento. Ciò significa che gli studenti devono assimilare ciò che
-studiano e quindi essere in grado di applicare la propria conoscenza per
-rispondere alle domande. Allo stesso tempo, il nuovo metodo elimina molta
-pressione dagli studenti sotto esame, che cominciano così a trovare
-interessante e divertente, anziché stressante, la prova. E' stato inoltre
-introdotto un sistema di valutazione comprensiva e continuata
-(<cite>Comprehensive and Continuous Evaluation</cite> o CCE) che prende in
-considerazione la personalità complessiva dello studente e riduce la
-dipendenza da un singolo esame finale per decidere la promozione. Ad oggi
-anche il CBSE ha implementato il sistema CCE, ma in modo più flessibile.</p>
+Framework</cite> (Quadro nazionale per i programmi scolastici) del NCERT e
+l'ha effettivamente implementato l'anno successivo modificando i metodi di
+valutazione e di passaggio da una classe all'altra. Al posto di domande
+esclusivamente dirette, risolvibili solo tramite la memorizzazione delle
+lezioni, sono utilizzate anche domande aperte o indirette così che lo
+studente si trovi obbligato a ragionare prima di rispondere e la stessa
+risposta possa essere soggetta ad approfondimento. Ciò significa che gli
+studenti devono assimilare ciò che studiano e quindi essere in grado di
+applicare la propria conoscenza per rispondere alle domande. Allo stesso
+tempo, il nuovo metodo elimina molta pressione dagli studenti sotto esame,
+che cominciano così a trovare interessante e divertente, anziché stressante,
+la prova. E' stato inoltre introdotto un sistema di valutazione comprensiva
+e continuata (<cite>Comprehensive and Continuous Evaluation</cite> o CCE)
+che prende in considerazione la personalità complessiva dello studente e
+riduce la dipendenza da un singolo esame finale per decidere la
+promozione. Ad oggi anche il CBSE ha implementato il sistema CCE, ma in modo
+più flessibile.</p>
 
 <p>Il Kerala è diventato inoltre il primo Stato del Paese a introdurre
 l'informatica come materia di studio nella scuola secondaria. Si è
@@ -347,7 +356,9 @@
 <div class="translators-notes">
 
 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
- </div>
+<strong>Note di traduzione</strong> <br /> <br /> <a href="#TransNote1-rev"
+id="TransNote1">[a]</a> <cite>Gurukula</cite>: dal sanscrito
+<cite>guru</cite> (professore, maestro) e <cite>kula</cite> (famiglia).</div>
 </div>
 
 <!--#include virtual="/education/education-menu.it.html" -->
@@ -390,7 +401,7 @@
 <p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
  
 
-$Date: 2021/02/04 08:32:18 $
+$Date: 2021/02/07 15:01:07 $
 
 <!-- timestamp end -->
 </p>

Index: philosophy/po/censoring-emacs.translist
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/po/censoring-emacs.translist,v
retrieving revision 1.12
retrieving revision 1.13
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1.12
+++ philosophy/po/censoring-emacs.translist     7 Feb 2021 15:01:08 -0000       
1.13
@@ -6,6 +6,7 @@
 <span dir="ltr">[de]&nbsp;<a lang="de" hreflang="de" 
href="/philosophy/censoring-emacs.de.html">Deutsch</a> &nbsp;</span>
 <span dir="ltr">[es]&nbsp;<a lang="es" hreflang="es" 
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 <span dir="ltr">[fr]&nbsp;<a lang="fr" hreflang="fr" 
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+<span dir="ltr">[it]&nbsp;<a lang="it" hreflang="it" 
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 <span dir="ltr">[ja]&nbsp;<a lang="ja" hreflang="ja" 
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 <span dir="ltr">[nl]&nbsp;<a lang="nl" hreflang="nl" 
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@@ -19,6 +20,7 @@
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Index: philosophy/po/ebooks.translist
===================================================================
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 <span dir="ltr">[fr]&nbsp;<a lang="fr" hreflang="fr" 
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@@ -21,6 +22,7 @@
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Index: philosophy/censoring-emacs.it.html
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--- /dev/null   1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ philosophy/censoring-emacs.it.html  7 Feb 2021 15:01:08 -0000       1.1
@@ -0,0 +1,180 @@
+<!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/censoring-emacs.en.html" -->
+
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
+
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>La censura del mio software - Progetto GNU - Free Software 
Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/censoring-emacs.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>La censura del mio software</h2>
+
+<p>
+di <a href="http://www.stallman.org/";><strong>Richard Stallman</strong></a>
+<br />
+[da Datamation, 1 marzo 1996]</p>
+
+<p>
+La scorsa estate alcuni intelligenti legislatori  hanno proposto un disegno
+di legge per &ldquo;proibire la pornografia&rdquo; su internet. Lo scorso
+autunno, la destra cristiana ha fatto propria questa causa e la scorsa
+settimana il presidente Clinton ha firmato la legge. Questa settimana ho
+censurato GNU Emacs.</p>
+<p>
+No, GNU Emacs non contiene pornografia. E' un pacchetto di software, un
+editor di testo estensibile, programmabile e meritevole di numerosi
+premi. Tuttavia la legge approvata si applica a ambiti molto più estesi
+della pornografia. Proibisce frasi &ldquo;indecenti&rdquo;, che includono
+qualsiasi cosa: i poemi famosi, i capolavori conservati al Louvre, i
+consigli sul sesso sicuro, il software.</p>
+<p>
+Naturalmente c'è stata una forte opposizione a questa legge, non solo da
+parte delle persone che usano internet e da quelle che apprezzano
+l'erotismo, ma da chiunque sia interessato alla libertà  di stampa.</p>
+<p>
+Ogni volta che abbiamo cercato di mostrare al pubblico ciò che era in gioco,
+i sostenitori della censura hanno risposto con una menzogna: hanno
+raccontato che riguardava solamente la pornografia. Usando questa menzogna
+come presupposto in tutte le loro dichiarazioni sulla questione, sono
+riusciti a disinformare il pubblico. Così ora sto censurando il mio
+software.</p>
+<p>
+Emacs contiene una versione del famoso &ldquo;<cite>doctor
+program</cite>&rdquo;, detto Eliza, originariamente sviluppato dal professor
+Weizenbaum al <abbr title="Massachusetts Institute of
+Technology">MIT</abbr>. É un programma che imita uno psicoterapista
+rogersiano. L'utente parla con il programma e il programma risponde
+riproducendo le stesse dichiarazioni dell'utilizzatore e riconoscendo una
+lunga lista di parole particolari.</p>
+<p>
+Il <cite>doctor program</cite> di Emacs è stato creato per riconoscere molte
+parolacce e rispondere con un messaggio carino come:  &ldquo;Potresti
+cortesemente moderare il linguaggio?&rdquo; or &ldquo;Non essere
+volgare&rdquo;. Per fare questo deve contenere una serie di parolacce, il
+che significa che il codice sorgente del programma è indecente.</p>
+<p>
+Perciò questa settimana ho rimosso quella funzione. La nuova versione del
+doctor non riconosce le parolacce e, se viene insultato, risponde insultando
+poiché non conosce di meglio (quando la nuova versione si avvia, avvisa che
+è stata censurata per proteggervi).</p>
+<p>
+Ora che gli americani rischiano due anni di carcere per pubblicazioni online
+indecenti, sarebbe utile che avessero accesso a regole precise per evitare
+la reclusione a causa di internet, ma ciò è impossibile. Le regole
+dovrebbero menzionare tutte le parole vietate, e pubblicarle su internet
+violerebbe la stessa legge.</p>
+<p>
+Ovviamente sto ipotizzando ciò che significa &ldquo;indecente&rdquo;. Devo
+farlo perchè nessuno lo sa per certo. Il significato più ovvio sarebbe
+quello usato anche per la televisione, quindi sto usando quello come
+presupposto. Ad ogni modo ci sono buone probabilità  che i nostri giudici
+respingano quell'interpretazione della legge come incostituzionale.</p>
+<p>
+Possiamo sperare che i giudici riconoscano internet come mezzo di
+pubblicazione, al pari di libri e riviste. Se lo facessero, allora
+respingerebbero qualsiasi legge proibisca pubblicazioni
+&ldquo;indecenti&rdquo; su internet.</p>
+<p>
+Ciò che mi preoccupa davvero è che i giudici possano scegliere una mezza
+misura confusionaria&mdash;approvando un'interpretazione di
+&ldquo;indecente&rdquo; che aautorizzi il <cite>doctor program</cite> o che
+fornisca una dichiarazione delle regole di decenza. Ciò finirebbe per
+proibire alcuni dei libri che tutti i bambini sfogliano alla biblioteca
+pubblica. Negli anni, quando internet sostituirà le biblioteche pubbliche,
+un pò della nostra libertà di parola verrà persa.</p>
+<p>
+Solo alcune settimane fa un altro Paese ha imposto la censura su
+internet. La Cina. Non abbiamo una buona reputazione della Cina in questo
+Paese&mdash;il suo governo non rispetta i diritti fondamentali, ma il nostro
+governo quanto li rispetta? Quanto vi importa preservarli qui, negli Stati
+Uniti d'America?</p>
+
+<p>
+[Questo paragrafo è obsoleto:]
+</p>
+
+<p>
+Se vi interessano veramente, contattate il <cite>Voters Telecommunications
+Watch</cite> (gruppo di cittadini per i diritti civili su
+Internet). Visitate il loro sito http://www.vtw.org/ per le informazioni
+base e le raccomandazioni sulle azioni politiche. La censura ha vinto a
+febbraio, ma può essere sconfitta a novembre.</p>
+
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+ </div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p> </p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:web-translators@gnu.org";>
+
+        &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:web-translators@gnu.org";>&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/";>gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle 
traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
+     files generated as part of manuals) on the GNU web server should
+     be under CC BY-ND 3.0 US.  Please do NOT change or remove this
+     without talking with the webmasters or licensing team first.
+     Please make sure the copyright date is consistent with the
+     document.  For web pages, it is ok to list just the latest year the
+     document was modified, or published.
+     
+     If you wish to list earlier years, that is ok too.
+     Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
+     years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
+     year, i.e., a year in which the document was published (including
+     being publicly visible on the web or in a revision control system).
+     
+     There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
+     Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
+<p>Copyright &copy; 1996, 2014 Richard Stallman</p>
+
+<p> </p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione originale di Enrico Bella. Revisioni di Dora Scilipoti.</div>
+
+<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
+ 
+
+$Date: 2021/02/07 15:01:08 $
+
+<!-- timestamp end -->
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: philosophy/ebooks.it.html
===================================================================
RCS file: philosophy/ebooks.it.html
diff -N philosophy/ebooks.it.html
--- /dev/null   1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ philosophy/ebooks.it.html   7 Feb 2021 15:01:08 -0000       1.1
@@ -0,0 +1,186 @@
+<!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/ebooks.en.html" -->
+
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.79 -->
+
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>E-Book: Libertà  o copyright - Progetto GNU - Free Software 
Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/ebooks.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>E-Book: Libertà  o copyright</h2>
+
+<p>di <a href="http://www.stallman.org/";><strong>Richard 
Stallman</strong></a></p>
+
+<p><em>Questa è una versione leggermente modificata di un articolo pubblicato
+su <cite>Technology Review</cite> nel 2000.</em></p>
+
+<div class="announcement">
+<p>Consigliamo di leggere anche: <a
+href="/philosophy/ebooks-must-increase-freedom.html">I libri elettronici
+devono accrescere la nostra libertà , non diminuirla</a>.</p>
+</div>
+<hr />
+
+<p>Un tempo, nell'era della stampa, fu creata una regolamentazione industriale
+per coprire l'attività della scrittura e della pubblicazione. Fu chiamato
+copyright. L'obiettivo del copyright, definito nella Costituzione degli
+Stati Uniti, era quello di &ldquo;promuovere il progresso&rdquo;; in
+sostanza, incentivare le pubblicazioni. Con questo sistema si richiedeva
+agli editori di ottenere il permesso degli autori per usare le loro opere
+recenti.</p>
+
+<p>I lettori tradizionali non ebbero ragione per essere contrari poiché il
+copyright limitava solo la pubblicazione e non a ciò che il lettore poteva
+fare. Sebbene questo abbia fatto leggermente aumentare il prezzo dei libri,
+ma si trattava solo di soldi, non influenzava lo stile di vita del
+lettore. Il copyright fornì un beneficio pubblico, come previsto, con
+svantaggi molto limitati. Fece bene ciò per cui fu creato, a suo tempo.</p>
+
+<p>Nacque poi un nuovo sistema di distribuzione delle informazioni: i computer
+e le reti. Il vantaggio della tecnologia dell'informazione digitale è quello
+di facilitare la copia e la manipolazione delle informazioni, compresi
+software, registrazioni musicali e libri. Le reti offrono la possibilità di
+accesso illimitato a qualunque tipo di dati, un'utopia dell'informazione.</p>
+
+<p>Eppure si trovò un ostacolo sulla strada: il copyright. I lettori che
+facevano uso dei loro computer per condividere informazioni pubblicate
+diventarono tecnicamente dei violatori di copyright. Il mondo in cui il
+copyright fu creato ha subito grossi cambiamenti negli anni e così, quella
+che fu una regolamentazione industriale, finì per diventare una restrizione
+della collettività che avrebbe dovuto aiutare.</p>
+
+<p>In un sistema veramente democratico, una legge che proibisce un'attività 
+molto popolare, naturale e utile, generalmente viene eliminata
+velocemente. Tuttavia la lobby degli editori era determinata ad evitare che
+la collettività traesse vantaggio dal potere dei propri computer e trovò nel
+copyright un'arma appropriata. Sotto l''influenza degli editori, i governi
+invece di ridurre le limitazioni del copyright adattandole alle nuove
+circostanze resero la legge sempre piùstringente e imposero pene severe ai
+lettori colti a condividere.</p>
+
+<p>Non finì qui. I computer possono essere potenti strumenti di controllo, con
+cui poche persone controllano ciò che fanno le altre. Gli editori capirono
+che imponendo agli utenti di usare software specifici per gli e-book
+potevano ottenere un potere senza precedenti: potevano costringere i lettori
+a pagare e identificarsi ogni volta che leggevano un libro! Questo è il
+paradiso degli editori.</p>
+
+<p>Hanno così ottenuto dal governo degli Stati Uniti il <cite>Digital
+Millennium Copyright Act</cite> (legge sul copyright del millennio digitale)
+del 1998, una legge che concedeva loro il potere legale su quasi ogni cosa
+il lettore potesse fare con un e-book. Anche leggere senza autorizzazione è
+un crimine.</p>
+
+<p>Abbiamo ancora le stesse vecchie libertà per i libri cartacei. Se però 
gli
+e-book rimpiazzeranno i libri, tutto questo servirà a poco. Con
+&ldquo;l'inchiostro elettronico&rdquo;, che rende possibile scaricare nuovo
+testo in un foglio solo apparentemente stampato, anche i quotidiani
+diventeranno effimeri. Immaginate: nessuna libreria di libri usati, nessun
+prestito di libri agli amici, nessun prestito dalla biblioteca e nessuna
+&ldquo;fuga&rdquo; che possa permettere a qualcuno di leggere senza
+pagare. A giudicare dalle pubblicità  di Microsoft Reader, non sarà  
nemmeno
+più possibile acquistare libri in forma anonima. Questo è il mondo che gli
+editori hanno in mente per noi.</p>
+
+<p>Perché allora c'è così poco dibattito su questi cambiamenti epocali? La
+maggior parte dei cittadini non ha ancora avuto occasione di avere a che
+fare con le questioni politiche sollevate da questa tecnologia
+futuristica. Inoltre, alla collettività è stato insegnato che il copyright
+esiste per &ldquo;proteggere&rdquo; i detentori del copyright, con
+l'implicazione che gli interessi pubblici non contano.</p>
+
+<p>Quando il grande pubblico comincerà ad usare gli e-book e scoprirà qual 
è il
+regime che gli editori hanno preparato per loro, allora inizierà a
+resistere. L'umanità non può accettare di sopportare questo giogo per
+sempre.</p>
+
+<p>Gli editori vorrebbero farci credere che un copyright repressivo sia l'unico
+modo per mantenere viva l'arte, ma non abbiamo bisogno di una guerra sul
+copyright per incoraggiare la pubblicazione di opere. Come hanno mostrato i
+Grateful Dead, la copia tra i fan non è un problema per gli
+artisti. Legalizzando la copia non commerciale degli e-book possiamo far
+tornare il copyright alla semplice regolamentazione industriale che era un
+tempo.</p>
+
+<p>Per alcuni tipi di testi dobbiamo andare anche oltre, come i testi
+scolastici e le monografie che ognuno dovrebbe essere incentivato a
+ripubblicare testualmente online, aiutando così a proteggere il testo e a
+renderlo più accessibile. Per i libri di testo e la maggior parte delle
+opere di consultazione la pubblicazione di una versione modificata dovrebbe
+essere consentita poiché incoraggia la società a migliorarli 
costantemente.</p>
+
+<p>Alla fine, quando le reti informatiche forniranno un modo semplice per
+inviare piccole somme di denaro, l'intera logica di restrizione delle copie
+diventerà inutile. Se vi piace un libro e appare un pop-up dicendo
+&ldquo;Clicca qui per dare un dollaro all'autore&rdquo;, non clicchereste?
+Il copyright per i libri e la musica, così come si applica alla
+distribuzione di copie testuali non modificate, diventerà completamente
+obsoleto. Ed è giunto il momento!</p>
+
+<blockquote class="announcement">
+<p><a href="http://defectivebydesign.org/ebooks.html";>Iscriviti alla nostra
+mailing list sui pericoli degli e-book</a>.</p>
+</blockquote>
+
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+ </div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p> </p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:web-translators@gnu.org";>
+
+        &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:web-translators@gnu.org";>&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/";>gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle 
traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 2000, 2016 Richard Stallman</p>
+
+<p> </p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione originale di Enrico Bella. Revisioni di Dora Scilipoti.</div>
+
+<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
+ 
+
+$Date: 2021/02/07 15:01:08 $
+
+<!-- timestamp end -->
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: philosophy/po/censoring-emacs.it-en.html
===================================================================
RCS file: philosophy/po/censoring-emacs.it-en.html
diff -N philosophy/po/censoring-emacs.it-en.html
--- /dev/null   1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ philosophy/po/censoring-emacs.it-en.html    7 Feb 2021 15:01:08 -0000       
1.1
@@ -0,0 +1,163 @@
+<!--#include virtual="/server/header.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.77 -->
+<title>Censoring My Software
+- GNU Project - Free Software Foundation</title>
+<!--#include virtual="/philosophy/po/censoring-emacs.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.html" -->
+<h2>Censoring My Software</h2>
+
+<p>
+by <a href="http://www.stallman.org/";><strong>Richard Stallman</strong></a>
+<br />
+[From Datamation, March 1 1996]</p>
+
+<p>
+Last summer, a few clever legislators proposed a bill to
+&ldquo;prohibit pornography&rdquo; on the Internet. Last fall, the
+right-wing Christians made this cause their own. Last week, President
+Clinton signed the bill. This week, I'm censoring GNU Emacs.</p>
+<p>
+No, GNU Emacs does not contain pornography. It's a software package,
+an award-winning extensible and programmable text editor. But the law
+that was passed applies to far more than pornography. It prohibits
+&ldquo;indecent&rdquo; speech, which can include anything from famous
+poems, to masterpieces hanging in the Louvre, to advice about safe sex
+&hellip; to software.</p>
+<p>
+Naturally, there was a lot of opposition to this bill. Not only from
+people who use the Internet and people who appreciate erotica, but
+from everyone who cares about freedom of the press.</p>
+<p>
+But every time we tried to tell the public what was at stake, the
+forces of censorship responded with a lie: They told the public that
+the issue was simply pornography. By embedding this lie as a
+presupposition in their other statements about the issue, they
+succeeded in misinforming the public. So now I am censoring my
+software.</p>
+<p>
+You see, Emacs contains a version of the famous &ldquo;doctor
+program,&rdquo; a.k.a. Eliza, originally developed by Professor
+Weizenbaum at <abbr title="Massachusetts Institute of
+Technology">MIT</abbr>.  This is the program that imitates a Rogerian
+psychotherapist. The user talks to the program, and the program
+responds&mdash;by playing back the user's own statements, and by
+recognizing a long list of particular words.</p>
+<p>
+The Emacs doctor program was set up to recognize many common curse
+words and respond with an appropriately cute message such as,
+&ldquo;Would you please watch your tongue?&rdquo; or &ldquo;Let's not
+be vulgar.&rdquo; In order to do this, it had to have a list of curse
+words. That means the source code for the program was indecent.</p>
+<p>
+So this week I removed that feature. The new version of the doctor
+doesn't recognize the indecent words; if you curse at it, it replays
+the curse back to you&mdash;for lack of knowing better. (When the new
+version starts up, it announces that it has been censored for your
+protection.)</p>
+<p>
+Now that Americans face the threat of two years in prison for indecent
+network postings, it would be helpful if they could access precise
+rules for avoiding imprisonment via the Internet. However, this is
+impossible. The rules would have to mention the forbidden words, so
+posting them on the Internet would violate those same rules.</p>
+<p>
+Of course, I'm making an assumption about just what
+&ldquo;indecent&rdquo; means.  I have to do this, because nobody knows
+for sure. The most obvious possible meaning is the meaning it has for
+television, so I'm using that as a tentative assumption. However,
+there is a good chance that our courts will reject that interpretation
+of the law as unconstitutional.</p>
+<p>
+We can hope that the courts will recognize the Internet as a medium of
+publication like books and magazines. If they do, they will entirely
+reject any law prohibiting &ldquo;indecent&rdquo; publications on the
+Internet.</p>
+<p>
+What really worries me is that the courts might choose a muddled
+half-measure&mdash;by approving an interpretation of
+&ldquo;indecent&rdquo; that permits the doctor program or a statement
+of the decency rules, but prohibits some of the books that any child
+can browse through in the public library. Over the years, as the
+Internet replaces the public library, some of our freedom of speech
+will be lost.</p>
+<p>
+Just a few weeks ago, another country imposed censorship on the
+Internet. That was China. We don't think well of China in this
+country&mdash;its government doesn't respect basic freedoms. But how
+well does our government respect them? And do you care enough to
+preserve them here?</p>
+
+<p>
+[This paragraph is obsolete:]
+</p>
+
+<p>
+If you care, stay in touch with the Voters Telecommunications Watch.
+Look in their Web site http://www.vtw.org/ for background information
+and political action recommendations. Censorship won in February, but
+we can beat it in November.</p>
+
+</div><!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Please send general FSF &amp; GNU inquiries to
+<a href="mailto:gnu@gnu.org";>&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>.
+There are also <a href="/contact/">other ways to contact</a>
+the FSF.  Broken links and other corrections or suggestions can be sent
+to <a href="mailto:webmasters@gnu.org";>&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+<p><!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:web-translators@gnu.org";>
+        &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Please see the <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+README</a> for information on coordinating and submitting translations
+of this article.</p>
+</div>
+
+<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
+     files generated as part of manuals) on the GNU web server should
+     be under CC BY-ND 3.0 US.  Please do NOT change or remove this
+     without talking with the webmasters or licensing team first.
+     Please make sure the copyright date is consistent with the
+     document.  For web pages, it is ok to list just the latest year the
+     document was modified, or published.
+     
+     If you wish to list earlier years, that is ok too.
+     Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
+     years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
+     year, i.e., a year in which the document was published (including
+     being publicly visible on the web or in a revision control system).
+     
+     There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
+     Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
+
+<p>Copyright &copy; 1996, 2014 Richard Stallman</p>
+
+<p>This page is licensed under a <a rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/";>Creative
+Commons Attribution-NoDerivs 3.0 United States License</a>.</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.html" -->
+
+<p class="unprintable">Updated:
+<!-- timestamp start -->
+$Date: 2021/02/07 15:01:08 $
+<!-- timestamp end -->
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>

Index: philosophy/po/ebooks.it-en.html
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RCS file: philosophy/po/ebooks.it-en.html
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+++ philosophy/po/ebooks.it-en.html     7 Feb 2021 15:01:08 -0000       1.1
@@ -0,0 +1,166 @@
+<!--#include virtual="/server/header.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.79 -->
+<title>E-Books: Freedom Or Copyright
+- GNU Project - Free Software Foundation</title>
+<!--#include virtual="/philosophy/po/ebooks.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.html" -->
+<h2>E-Books: Freedom Or Copyright</h2>
+
+<p>by <a href="http://www.stallman.org/";><strong>Richard
+Stallman</strong></a></p>
+
+<p><em>This is a slightly modified version of an article published
+in <cite>Technology Review</cite> in 2000.</em></p>
+
+<div class="announcement">
+<p>Also consider reading <a
+href="/philosophy/ebooks-must-increase-freedom.html">E-books must
+increase our freedom, not decrease it</a>.</p>
+</div>
+<hr />
+
+<p>Once upon a time, in the age of the printing press, an industrial
+regulation was established to cover the business of writing and
+publishing. It was called copyright. Copyright's purpose, stated in
+the US Constitution, was to &ldquo;promote progress&rdquo;&mdash;that
+is, to encourage publication. The method used was to make publishers
+get permission from authors for using recent works.</p>
+
+<p>Ordinary readers had little reason to disapprove, since copyright
+restricted only publication, not the things a reader could do. If it
+raised the price of a book a small amount, that was only money; it did
+not contort readers' way of life. Copyright provided a public benefit,
+as intended, with little burden on the public. It did its job
+well&mdash;back then.</p>
+
+<p>Then a new way of distributing information came about: computers
+and networks. The advantage of digital information technology is
+that it facilitates copying and manipulating information, including
+software, musical recordings and books. Networks offered the
+possibility of unlimited access to all sorts of data, an
+information utopia.</p>
+
+<p>But one obstacle stood in the way: copyright. Readers who
+made use of their computers to share published information were
+technically copyright infringers. The world had changed around this
+law, so that what was once an industrial regulation on publishers
+had become a restriction on the public it was meant to serve.</p>
+
+<p>In a system of real democracy, a law that prohibits a popular,
+natural, and useful activity is usually soon relaxed. But the
+powerful publishers' lobby was determined to prevent the public
+from taking advantage of the power of their computers, and found
+copyright a suitable weapon. Under their influence, rather than
+relaxing copyright to suit the new circumstances, governments made
+it stricter than ever, imposing harsh penalties on readers caught
+sharing.</p>
+
+<p>But that wasn't the last of it. Computers can be powerful tools
+of domination, when a few people control what other people's
+computers do. The publishers realized that by forcing people to use
+specially designated software to read e-books, they could gain
+unprecedented power: they could compel readers to pay, and identify
+themselves, every time they read a book! That is the publishers'
+dream.</p>
+
+<p>So they prevailed upon the US government to give them the
+Digital Millennium Copyright Act of 1998, a law giving them total
+legal power over almost anything a reader might do with an e-book.
+Even reading it without authorization is a crime.</p>
+
+<p>We still have the same old freedoms in using paper books. But if
+e-books replace printed books, that exception will do little good.
+With &ldquo;electronic ink&rdquo;, which makes it possible to download
+new text onto an apparently printed piece of paper, even newspapers
+could become ephemeral. Imagine: no more used book stores; no more
+lending a book to your friend; no more borrowing one from the public
+library&mdash;no more &ldquo;leaks&rdquo; that might give someone a
+chance to read without paying. And judging from the ads for Microsoft
+Reader, no more anonymous purchasing of books. This is the world
+publishers have in mind for us.</p>
+
+<p>Why is there so little public debate about these momentous changes?
+Most citizens have not yet had occasion to come to grips with the
+political issues raised by this futuristic technology.  Besides, the
+public has been taught that copyright exists to &ldquo;protect&rdquo;
+the copyright holders, with the implication that the public's
+interests do not count.</p>
+
+<p>But when the public at large begins to use e-books, and
+discovers the regime that the publishers have prepared for them,
+they will begin to resist. Humanity will not accept this yoke
+forever.</p>
+
+<p>The publishers would have us believe that suppressive copyright
+is the only way to keep art alive, but we do not need a War on
+Copying to encourage a diversity of published works; as the
+Grateful Dead showed, copying among fans is not a problem for the
+artists. By legalizing the noncommercial copying of e-books, we can
+turn copyright back into the industrial regulation it once was.</p>
+
+<p>For some kinds of writing, we should go even further. For
+scholarly papers and monographs, everyone should be encouraged to
+republish them verbatim online; this helps protect the scholarly
+record while making it more accessible. For textbooks and most
+reference works, publication of modified versions should be allowed
+as well, since that encourages society to improve them.</p>
+
+<p>Eventually, when computer networks provide an easy way to send
+someone a small amount of money, the whole rationale for restricting
+verbatim copying will go away. If you like a book, and it pops up a
+box saying, &ldquo;Click here to give the author one dollar&rdquo;,
+wouldn't you click? Copyright for books and music, as it applies to
+distributing verbatim unmodified copies, will be entirely obsolete.
+And not a moment too soon!</p>
+
+<blockquote class="announcement">
+<p><a href="http://defectivebydesign.org/ebooks.html";>Join our mailing
+list about the dangers of eBooks</a>.</p>
+</blockquote>
+
+</div><!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Please send general FSF &amp; GNU inquiries to <a
+href="mailto:gnu@gnu.org";>&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>.  There are also <a
+href="/contact/">other ways to contact</a> the FSF.  Broken links and other
+corrections or suggestions can be sent to <a
+href="mailto:webmasters@gnu.org";>&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+<p><!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+        replace it with the translation of these two:
+
+        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
+        Please send your comments and general suggestions in this regard
+        to <a href="mailto:web-translators@gnu.org";>
+        &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+        <p>For information on coordinating and submitting translations of
+        our web pages, see <a
+        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+        README</a>. -->
+Please see the <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Translations README</a> for
+information on coordinating and submitting translations of this article.</p>
+</div>
+
+<p>Copyright &copy; 2000, 2016 Richard Stallman</p>
+
+<p>This page is licensed under a <a rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/";>Creative
+Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International License</a>.</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.html" -->
+
+<p class="unprintable">Updated:
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+$Date: 2021/02/07 15:01:08 $
+<!-- timestamp end -->
+</p>
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+</div>
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