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Re: [Lp-italia] [Fwd: Re: [fsfe-it] segnalazione Ubuntu Jaunty su FB]


From: Federico Razzoli
Subject: Re: [Lp-italia] [Fwd: Re: [fsfe-it] segnalazione Ubuntu Jaunty su FB]
Date: Tue, 14 Apr 2009 22:01:31 +0000 (GMT)

Scusa caro omonimo ma proprio non capisco cosa avrebbe Ubuntu di tanto speciale per convincerci a "chiudere un occhio" sul fatto che diffonde e sostiene software non libero.

Lo usano le masse? No... le masse usano Windows, e la cosa non ci ha mai convinti, o sbaglio?

Ha una grossa comunità che può fornire aiuto? La comunità se l'è costruita diffondendosi. gNewSense non ha una vera comunità perchè lo usiamo in pochi. Se i pochi che potrebbero parlarne bene si mettono a fare siti pro-ubuntu ditemelo: mi arrendo a passo a Windows.

E' software libero? Solo in parte. Ubuntu mistifica: fa credere alla gente che determinati software proprietari siano liberi. Questo ci danneggia molto più di quanto la M$ sia in grado di fare.

Usa driver proprietari. Questo significa che incoraggia l'acquisto di componenti hardware che con gNewSense non funzionerebbero. Se la vedi così, possiamo tranquillamente dire che diffondere Ubuntu significa combattere gNewSense.

Insomma, il "fellow" in questione, se proprio non ha niente da fare, forse dovrebbe correre dietro alle ragazzine che hanno gli account su FB, invece di fare pagine su Ubuntu. Almeno danneggerebbe solo sè stesso fornendo gratuitamente informazioni personali alla CIA.

Dico questo nella speranza che il suddetto fellow sia iscritto anche qui e si vergogni.

Federico, ovvero il solito estremista


--- Mar 14/4/09, Federico Bruni <address@hidden> ha scritto:

Da: Federico Bruni <address@hidden>
Oggetto: Re: [Lp-italia] [Fwd: Re: [fsfe-it] segnalazione Ubuntu Jaunty su FB]
A: "Graziano Sorbaioli" <address@hidden>
Cc: "[Mailing-list] Libreplanet Italia" <address@hidden>
Data: Martedì 14 Aprile 2009, 23:07

non ricordo se la precisazione è passata in questa lista, comunque
l'inziativa è partita da un fellow
italiano di FSFE e non è sponsorizzata assolutamente da FSFE

quanto alle critiche di alexus - come ho già risposto nella ml di
fsfe-it - secondo me su ubuntu si può
anche chiudere un occhio
forse ubuntu, con la grande comunità che ha dietro, è la distro migliore
per avvicinare i nuovi utenti
questi potranno poi appassionarsi ai temi del Software Libero e fare il
salto verso sistemi del tutto liberi
niente glielo impedirà.. nessun lock-in, effetto di rete, etc.
..soprattutto finché esistono gli "estremisti" :P come noi

io apprezzo la coerenza di alexus e credo sia importante ricordare che
il free software è un movimento
nato da spinte etiche e ideali (che sarebbe molto pericoloso perdere)
però un po' di pragmatismo talvolta ci vuole se si vuole coinvolgere le
masse

diverso invece il discorso di Facebook, che oltretutto basa il suo
successo sull'effetto rete
come fare a uscire da FB? non è come passare da ubuntu a gnewsense, *è
un problema collettivo non individuale*
dunque è un bel casino

sono molto contento di partecipare a questa mailing list per le
informazioni che girano sui network services e le alternative libere
non avevo trovato nessuna informazione a riguardo in altre mailing list
anzi, solitamente si pensa piuttosto "usiamo l'arma del nemico per
combatterlo"...ma a me 'sta cosa è sempre suonata male (soprattutto nel
caso specifico)

Graziano Sorbaioli wrote:
> Quando ho detto sui commenti a un post di gnuvox che facebook non andava
> usato sono stato insultato e attaccato personalmente.
>
non me ne stupisco
di facebook si può dire tutto il male possibile, tranne il fatto che non
debba essere usato :-)

> Guarda un po' cosa c'e' nei progetti ad alta priorita' di Matt Lee,
> Campaign Manager e Staff Member di Free Software Foundation?
>
> http://matt.lee.name/
>
grazie di questo e dei precedenti link sul tema
continua a mandarli in lista
>
> Sapevo gia' da tempo del progetto di costruire dei network services
> liberi e rispettosi della privacy.
>
> D'altronde non si tratta piu' soltanto di diffondere il software libero
> e *non e' mai stato soltanto questo il punto* bensi' anche parlare e
> diffondere e-privacy e liberta' digitale.
>
>
> Ora che l'attenzione si sposta sempre piu' su servizi di tipo cloud,
> web, ecc. il software presente nel nostro computer non e' piu' (non lo
> e' mai stato) la sola cosa importante.
>
Già, e mi pare che in giro (almeno nei luoghi italiani della Rete) non
ci sia un gran dibattito critico sul tema.
Perché non aggiungere alla lista dei progetti una specie di campagna di
informazione sui network services?
Cosa c'è di male in Facebook, quali sono le alternative, etc..

Potremmo definire il progetto positivamente: Free Network Services
Anche se sarebbe opportuno concentrarsi sulla critica di quelli che non
rispettano le libertà digitali.






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