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www licenses/license-compatibility.it.html lice...
From: |
GNUN |
Subject: |
www licenses/license-compatibility.it.html lice... |
Date: |
Sun, 23 Oct 2016 14:29:16 +0000 (UTC) |
CVSROOT: /web/www
Module name: www
Changes by: GNUN <gnun> 16/10/23 14:29:15
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licenses : license-compatibility.it.html
quick-guide-gplv3.it.html
licenses/po : license-compatibility.it.po
quick-guide-gplv3.it.po
philosophy : new-monopoly.it.html
philosophy/po : new-monopoly.it.po ubuntu-spyware.it.po
ubuntu-spyware.translist
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philosophy : ubuntu-spyware.it.html
philosophy/po : ubuntu-spyware.it-en.html
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http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/licenses/license-compatibility.it.html?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/licenses/quick-guide-gplv3.it.html?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2
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http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/licenses/po/quick-guide-gplv3.it.po?cvsroot=www&r1=1.4&r2=1.5
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/new-monopoly.it.html?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/ubuntu-spyware.it.html?cvsroot=www&rev=1.1
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/new-monopoly.it.po?cvsroot=www&r1=1.4&r2=1.5
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/ubuntu-spyware.it.po?cvsroot=www&r1=1.4&r2=1.5
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/ubuntu-spyware.translist?cvsroot=www&r1=1.14&r2=1.15
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/ubuntu-spyware.it-en.html?cvsroot=www&rev=1.1
Patches:
Index: licenses/license-compatibility.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/licenses/license-compatibility.it.html,v
retrieving revision 1.1
retrieving revision 1.2
diff -u -b -r1.1 -r1.2
--- licenses/license-compatibility.it.html 23 Oct 2016 09:57:59 -0000
1.1
+++ licenses/license-compatibility.it.html 23 Oct 2016 14:29:15 -0000
1.2
@@ -28,7 +28,7 @@
protette da varie licenze compatibili—ma non è sempre così. Una tale
capacità di combinazione delle licenze deriva infatti dalle caratteristiche
delle licenze stesse e non dipende dall'ordine in cui vengono menzionate. La
-particolare combinazione di licenze determina inoltre qual'è la licenza
+particolare combinazione di licenze determina inoltre qual è la licenza
necessaria per il programma derivato.</p>
<p>Dividiamo le licenze in tre classi: deboli (dette anche
@@ -61,30 +61,29 @@
tutte le licenze copyleft. All'interno del programma combinato, infatti, le
parti inserite con licenze deboli continuano ad essere protette dalle stesse
licenze e il programma combinato risulta protetto dalla licenza
-copyleft. Una licenza debole, la Apache 2.0, contiene clausole di brevetto
+copyleft. Una licenza debole, la Apache 2.0, contiene clausole sui brevetti
che sono incompatibili con la GPL versione 2, ma, dal momento che ritengo
-accettabili tali clausole, ho fatto in modo che la GPL versione 3 fosse
+buone tali clausole, ho fatto in modo che la GPL versione 3 fosse
compatibile con esse.</p>
-<p>Un'eccezione significativa è rappresentata dall'originale licenza BSD, a
+<p>Un'eccezione significativa è rappresentata dalla licenza BSD originale, a
causa della sua “detestabile clausola pubblicitaria.”Tale
clausola imponeva l'inserimento di una specifica nota in <em>tutte</em> le
-pubblicità di <em>tutti</em> i prodotti contenenti <em> qualsiasi</em>
-codice rilasciato sotto l'originale licenza BSD. Ciò era, ed è tuttora,
+pubblicità di <em>tutti</em> i prodotti contenenti <em>qualsiasi</em> codice
+rilasciato sotto l'originale licenza BSD. Ciò era, ed è tuttora,
incompatibile con tutte le vere licenze copyleft. Rappresentava inoltre una
grossa scocciatura per tutte le distribuzioni, dal momento che i programmi
si accumulavano con requisiti pubblicitari simili ma tuttavia differenti. Ad
un certo punto, una distribuzione BSD richiedeva l'aggiunta di oltre una
settantina di inserzioni.</p>
-<p>Ho eliminato quasi per intero il problema convincendo il presidente di
-facoltà , Hal Varian, a spingere la UC Berkeley a pubblicare la
-“licenza modificata BSD license” (senza la clausola
-pubblicitaria) e a rilasciare nuovamente il codice della Distribuzione del
-Sistema Berkeley sotto questa licenza modificata. Oggigiorno l'originale
-licenza BSD è (fortunatamente) raramente usata, ma è ancora necessario stare
-attenti a <a href="/licenses/bsd.html">non parlare “della”
-licenza BSD</a>.</p>
+<p>Ho eliminato quasi per intero il problema convincendo il preside di facoltÃ
,
+Hal Varian, a spingere la UC Berkeley a pubblicare la “licenza BSD
+modificata” (senza la clausola pubblicitaria) e a rilasciare
+nuovamente il codice della Distribuzione del Sistema Berkeley sotto questa
+licenza modificata. Oggigiorno la licenza BSD originale è (fortunatamente)
+raramente usata, ma è ancora necessario stare attenti a <a
+href="/licenses/bsd.html">non parlare “della” licenza BSD</a>.</p>
<p>Generalmente due diverse licenze copyleft sono inevitabilmente incompatibili
a meno che non siano provviste di esplicita clausola di compatibilità . Ciò
@@ -129,7 +128,7 @@
<p>Soltanto le licenze GNU conferiscono agli autori la possibilità di
autorizzare o meno l'aggiornamento alle future versioni delle
licenze. Quando scrissi la prima versione della GNU GPL, nel 1989,
-considerai l'inserimento di un opzione che permettesse automaticamente
+considerai l'inserimento di un'opzione che permettesse automaticamente
l'aggiornamento della licenza, così come avviene nelle licenze CC, ma pensai
fosse più corretto affidare la scelta a ciascun autore. In tal modo l'autore
può scegliere se rilasciare il programma sotto la licenza “GPL
@@ -138,7 +137,7 @@
<p>Mi è capitato, da allora, di mettere in discussione la saggezza di quella
decisione. Programmi come Linux, che permettono una sola versione della GNU
GPL e rifiutano l'aggiornamento della licenza, sono causa di effettiva
-incompatibilità .<a href="#f3">(***)</a>Forse faremmo bene ad includere una
+incompatibilità .<a href="#f3">(***)</a> Forse faremmo bene ad includere una
clausola di aggiornamento nella versione 4 della GPL, se mai avremo bisogno
della versione 4.</p>
@@ -148,8 +147,8 @@
licenza CeCILL offre un esplicito permesso di re-licenziamento del codice
alla versione 2 e successiva della GNU GPL. Se il programma P è dotato della
licenza CeCILL e volete combinarlo con il programma Q dotato della licenza
-GPL versione 3 or successiva, la CeCILL dice che potete farlo accompagnando
-il codice combinato con la licenza GPL versione 3 o successiva.</p>
+GPL versione 3 or successiva, la CeCILL dice che potete farlo rilasciando il
+codice combinato con la licenza GPL versione 3 o successiva.</p>
<p>L'esplicito permesso di re-licenziamento non equivale alla compatibilitÃ
(anche se questo può renderlo compatibile con altro codice) e non è
@@ -200,15 +199,15 @@
versione 2 dal momento che la GNU Affero GPL e la GNU GPL fanno parte di due
serie di licenze differenti.</p>
-<p>La GNU Lesser General Public License, versione 3, non è altro che la GNU
-General Public License versione 3 con l'aggiunta di alcuni permessi
+<p>La GNU Lesser General Public License (LGPL), versione 3, non è altro che la
+GNU General Public License versione 3 con l'aggiunta di alcuni permessi
extra. La GPL versione 3 (sezione 7) afferma che è sempre possibile
-rimuovere i permessi aggiuntivi, vincolando così il codice licenza GNU GPL
-versione 3 comune. Se un programma permette l'utilizzo sotto licenza GNU
-LGPL versione 3 o successiva, potete rilasciarlo sotto la GPL versione 3 o
-successiva; per ciascuna futura versione della GPL versione N ((N > 3),
-noi scriveremo una licenza LGPL versione N consistente della GPL versione N
-con l'aggiunta di alcuni permessi addizionali.</p>
+rimuovere i permessi aggiuntivi, vincolando così il codice alla ordinaria
+licenza GNU GPL versione 3. Se un programma permette l'utilizzo sotto
+licenza GNU LGPL versione 3 o successiva, potete rilasciarlo sotto la GPL
+versione 3 o successiva; per ciascuna futura versione della GPL versione N
+(N > 3), noi scriveremo una licenza LGPL versione N che sarÃ
+semplicemente la GPL versione N con l'aggiunta di alcuni permessi.</p>
<p>Lo stesso vale per la GNU Lesser GPL versione 2.1, la quale permette
esplicitamente il re-licenziamento verso la licenza GNU GPL versione 2 o
@@ -258,8 +257,8 @@
qualunque altra maniera viola entrambe le licenze.</p>
<p>Che TeX sia stato rilasciato nel 1982 non è una coincidenza: la nostra
-comunità ha da allora imparato a scrivere licenze decenti e caratterizzate
-da un comportamento assai più ragionevole.</p>
+comunità ha da allora imparato a scrivere licenze caratterizzate da un
+comportamento assai più ragionevole.</p>
<p id="f2"><b>**</b> Quando si distribuisce un programma sotto forma di codice
sorgente, è di solito sufficiente lasciare le inserzioni di licenza così
@@ -270,18 +269,18 @@
<p id="f3"><b>***</b> In aggiunta, la licenza GPL versione 2 permette tuttora
di
trasformare i programmi binari in software proprietario quando l'hardware
rifiuta di funzionare se non con programmi binari speciali e ancora non
-permette la distribuzione di programmi binari attraverso il torrent, così
-come non era possibile fare quando venne pubblicata. Abbiamo corretto queste
-magagne, ed altre ancora, nella versione 3 della GPL, tuttavia non possiamo
-modificare la versione 2 della stessa.</p>
+permette la distribuzione di programmi binari attraverso il protocollo
+Bittorrent, che non esisteva quando venne pubblicata. Abbiamo corretto
+queste magagne, ed altre ancora, nella versione 3 della GPL, tuttavia non
+possiamo modificare la versione 2 della stessa.</p>
<p id="f4"><b>****</b> Alcuni utilizzano in maniera inesplicabile il termine
“duplice licenziamento” per fare riferimento alle vendita di
eccezioni, ma ciò è un abuso del linguaggio. Vedasi <a
-href="/philosophy/selling-exceptions.html"> Eccezioni di vendita</a>. Notate
-bene che se la licenza venduta come eccezione include un qualunque codice
-non presente nella comune versione libera, ciò non significa vendere
-eccezioni, piuttosto si tratta di software non libero.</p>
+href="/philosophy/selling-exceptions.html">Vendere eccezioni alla GNU
+GPL</a>. Notate bene che se la licenza venduta come eccezione include un
+qualunque codice non presente nella comune versione libera, ciò non
+significa vendere eccezioni, piuttosto si tratta di software non libero.</p>
<div class="translators-notes">
@@ -358,7 +357,7 @@
<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
Ultimo aggiornamento:
-$Date: 2016/10/23 09:57:59 $
+$Date: 2016/10/23 14:29:15 $
<!-- timestamp end -->
</p>
Index: licenses/quick-guide-gplv3.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/licenses/quick-guide-gplv3.it.html,v
retrieving revision 1.1
retrieving revision 1.2
diff -u -b -r1.1 -r1.2
--- licenses/quick-guide-gplv3.it.html 23 Oct 2016 09:57:59 -0000 1.1
+++ licenses/quick-guide-gplv3.it.html 23 Oct 2016 14:29:15 -0000 1.2
@@ -4,11 +4,11 @@
<!-- Parent-Version: 1.77 -->
<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
-<title>Guida veloce alla GPLv3 - Progetto GNU - Free Software
Foundation</title>
+<title>Guida rapida alla GPLv3 - Progetto GNU - Free Software
Foundation</title>
<!--#include virtual="/licenses/po/quick-guide-gplv3.translist" -->
<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
-<h2>Guida veloce alla GPLv3</h2>
+<h2>Guida rapida alla GPLv3</h2>
<img class="imgright" src="/graphics/gplv3-127x51.png" alt="[GPLv3 Logo]" />
@@ -62,11 +62,10 @@
termine "tivoizzazione".</li>
<li>Leggi che proibiscono il software libero: Legislazioni tipo il Digital
Millennium Copyright Act e l'European Union Copyright Directive rendono
-criminale scrivere o condividere software in grado di rompere il DRM
-(gestione digitale delle restrizioni; per <a
+criminale scrivere o condividere software in grado di rompere il DRM (che
+per noi significa "gestione digitale delle restrizioni"; per <a
href="#neutralizing-laws-that-prohibit-free-software-but-not-forbidding-drm">approfondire</a>).
-Queste leggi non dovrebbero interferire con i diritti che la GPL vi
-garantisce.</li>
+Queste leggi non devono interferire con i diritti che la GPL vi
garantisce.</li>
<li>Accordi discriminatori di brevetto: Microsoft ha recentemente iniziato a
dire alle persone che non citeranno in giudizio gli utenti del software
libero per infrazione dei brevetti di licenza—a patto che ottengano il
@@ -82,18 +81,18 @@
del testo è stata modificata, la maggior parte di esso chiarisce
semplicemente i dettami della GPLv2. Tenendo a mente questo punto, è
possibile vedere le principali modifiche della GPLv3, sottolineando le
-migliorie che essa apporta agli utenti e ai programmatori.</p>
+migliorie che essa apporta per utenti e programmatori.</p>
</div>
<div class="section"
id="neutralizing-laws-that-prohibit-free-software-but-not-forbidding-drm">
<h3>Neutralizzare le leggi che proibiscono il software libero — ma non il
DRM</h3>
<p>Probabilmente sarà ben nota la pratica della gestione digitale delle
restrizioni (DRM) imposta sui DVD ed altri media e, altrettanto, delle leggi
-che fanno della creazione degli strumenti atti a bypassare tali restrizioni
-un operazione illegale, come il Digital Millennium Copyright Act e la
-European Union Copyright Directive. Nessuno deve avere il diritto di
-impedirvi di scrivere del codice, a prescindere dalla natura del codice
-stesso o dal suo scopo, e la GPLv3 protegge questo diritto per voi.</p>
+che rendono illegale la creazione di strumenti atti a superare tali
+restrizioni, come il Digital Millennium Copyright Act e la European Union
+Copyright Directive. Nessuno deve avere il diritto di impedirvi di scrivere
+del codice, a prescindere dalla natura del codice stesso o dal suo scopo, e
+la GPLv3 protegge questo diritto per voi.</p>
<p>Ã tuttora possibile utilizzare del codice protetto da una licenza GPL per
creare un software che implementi il DRM. Tuttavia, se qualcuno compie
questa operazione con del codice protetto dalla GPLv3, la sezione 3 afferma
@@ -103,21 +102,22 @@
riesce a rompere le restrizioni senza poter essere minacciati dal DMCA o
leggi simili.</p>
<p>Come sempre, la licenza GNU GPL non limita la maniera in cui le persone
-usano il software; piuttosto gli proibisce di limitare gli altri.</p>
+usano il software; piuttosto proibisce loro di limitare i diritti altrui.</p>
</div>
<div class="section" id="protecting-your-right-to-tinker">
<h3>Protezione del diritto di smanettare</h3>
<p>La tivoizzazione è un grave attentato alla libertà degli utenti: il
diritto
di modificare il software diverrà insignificante se nessun computer in
-vostro possesso sarà in grado di operare tali modifiche. La GPLv3 blocca la
-tivoizzazione, obbligando il distributore a fornire tutte le informazioni e
-i dati necessari per installare software modificato sul dispositivo. Queste
-informazioni potrebbero essere basilari, come ad esempio un insieme di
-istruzioni, oppure potrebbero includere dati speciali, come le chiavi
-crittografiche o le istruzioni su come aggirare il controllo di integritÃ
-implementato nell'hardware, a seconda del modo in cui l'hardware stesso è
-stato progettato—ma a prescindere dall'informazione di cui si ha
-bisogno, dobbiamo assicurarci che sia possibile ottenere tale informazione.</p>
+vostro possesso vi permetterà di modificare il software che usa. La GPLv3
+blocca la tivoizzazione, obbligando il distributore a fornire tutte le
+informazioni e i dati necessari per installare software modificato sul
+dispositivo. Queste informazioni potrebbero essere basilari, come ad esempio
+un insieme di istruzioni, oppure potrebbero includere dati speciali, come le
+chiavi crittografiche o le istruzioni su come aggirare il controllo di
+integrità implementato nell'hardware, a seconda del modo in cui l'hardware
+stesso è stato progettato—ma a prescindere dall'informazione di cui si
+ha bisogno, dobbiamo assicurarci che sia possibile ottenere tale
+informazione.</p>
<p>La portata di tale requisito è però limitata. Ai distributori è ancora
permesso l'utilizzo di chiavi crittografiche per qualsiasi scopo e la
divulgazione delle chiavi sarà imposta soltanto nel caso in cui sia
@@ -210,28 +210,28 @@
codice sulle fondamenta mature del codice GPL a loro disponibile.</p>
</div>
<div class="section" id="more-ways-for-developers-to-provide-source">
-<h3>Ulteriori modi in cui i programmatori possono fornire il codice
sorgente.</h3>
+<h3>Ulteriori modi in cui i programmatori possono fornire il codice
sorgente</h3>
<p>Uno dei vincoli fondamentali imposti dalla GPL è che chi distribuisce
codice
oggetto debba sempre fornire un modo di ottenere i sorgenti. La licenza
-GPLv2 offriva un paio di espedienti utili a tal fine e la GPLv3 lascia
-questa caratteristica intatta, aggiungendovi alcuni chiarimenti. La GPLv3
-offre inoltre nuovi modi per fornire il codice sorgente quando viene
-trasmesso del codice oggetto in rete. Per esempio, quando ospitate del
-codice oggetto in una pagina web oppure in un server FTP, potete
-semplicemente mettere a disposizione le istruzioni per indicare ai
-visitatori il server di terze parti dal quale possono ottenere il codice
-sorgente. Grazie a questa nuova opzione, soddisfare tale requisito sarà più
-facile per molti di quei piccoli distributori che operano solo minime
-modificazioni ad una larga base di codice sorgente.</p>
+GPLv2 prevedeva alcune modalità per offrire i sorgenti e queste sono ancora
+disponibili nella GPLv3 con l'aggiunta di alcuni chiarimenti. La GPLv3 offre
+inoltre nuovi modi per fornire il codice sorgente quando viene trasmesso del
+codice oggetto in rete. Per esempio, quando ospitate del codice oggetto in
+una pagina web oppure in un server FTP, potete semplicemente mettere a
+disposizione le istruzioni per indicare ai visitatori il server di terze
+parti dal quale possono ottenere il codice sorgente. Grazie a questa nuova
+opzione, soddisfare tale requisito sarà più facile per molti di quei piccoli
+distributori che operano solo minime modificazioni ad una larga base di
+codice sorgente.</p>
<p>La nuova licenza permette inoltre di trasmettere il codice oggetto
attraverso BitTorrent. Innanzitutto, le persone che scaricano o eseguono il
seeding del torrent sono esenti dai requisiti di licenza relativi alla
trasmissione del software e, di conseguenza, chiunque crei il torrent può
fornire il codice sorgente indicando semplicemente agli altri utenti da
quale server possono scaricarlo.</p>
-<p>Queste nuove opzioni aiutano a mantenere la GPL in linea con le norme
-comunitarie sulla distribuzione del codice sorgente, evitando al contempo
-che tale codice diventi più difficile da ottenere per gli utenti.</p>
+<p>Queste nuove opzioni aiutano a mantenere la GPL in linea con le consuetudini
+sulla distribuzione del codice sorgente, evitando al contempo che tale
+codice diventi più difficile da ottenere per gli utenti.</p>
</div>
<div class="section"
id="less-source-to-distribute-new-system-libraries-exception">
<h3>Meno codice sorgente da distribuire: nuova eccezione per le librerie di
@@ -273,10 +273,11 @@
tutto il mondo.</p>
</div>
<div class="section"
id="when-the-rules-are-broken-a-smooth-path-to-compliance">
-<h3>Quando le regole vengono infrante: un sentiero liscio verso l'adesione</h3>
+<h3>Quando le regole vengono infrante: un percorso semplice per il rispetto
+delle regole</h3>
<p>Sotto la GPLv2, se veniva violata la licenza, si perdevano automaticamente,
in ogni caso e in maniera definitiva i diritti relativi. L'unica maniera in
-cui era possibile riottenerli era presentando una petizione al detentore del
+cui era possibile riottenerli era presentando una richiesta al detentore del
copyright. Nonostante una forte difesa contro le violazioni sia molto utile,
questa politica poteva creare molti problemi quando un utente andava
accidentalmente in collisione con le regole della licenza. Fare una
@@ -291,11 +292,11 @@
a seconda del caso, è possibile trovare una soluzione al problema
accordandosi con i detentori del copyright che si siano messi in contatto
con voi, e i diritti verranno ripristinati.</p>
-<p>L'adesione alla GPL è sempre stata la principale priorità del FSF
Compliance
-Lab ed altri gruppi il cui fine è far rispettare la licenza in tutto il
-mondo. Le modifiche appena spiegate assicurano che l'adesione rimanga la
-priorità fondamentale per gli enti che impongono la GPL, dando al contempo
-ai violatori l'incentivo per conformarsi.</p>
+<p>Il rispetto della GPL è sempre stata la principale priorità del FSF
+Compliance Lab ed altri gruppi il cui fine è far rispettare la licenza in
+tutto il mondo. Le modifiche appena spiegate assicurano che il rispetto
+rimanga la priorità fondamentale per gli enti che impongono la GPL, dando al
+contempo ai violatori l'incentivo per conformarsi.</p>
</div>
<div class="section" id="the-latest-and-greatest">
<h3>Una licenza migliore e più aggiornata</h3>
@@ -308,20 +309,20 @@
di più: abbiamo scritto un copyleft migliore, che protegge meglio la libertÃ
degli utenti, ma permette anche una maggiore cooperazione all'interno della
comunità del software libero. Tuttavia l'aggiornamento della licenza è solo
-una parte del lavoro complessivo: affinché le persone possano beneficarne,
+una parte del lavoro complessivo: affinché le persone possano beneficiarne,
anche i programmatori devono usare la GPLv3 per i loro progetti. Rilasciando
il vostro software protetto dalla nuova licenza, vi assicurerete che tutti
quanti—utenti, programmatori, distributori, persino gli
avvocati—ne trarranno beneficio. Speriamo che userete la GPLv3 per il
prossimo rilascio del vostro software.</p>
-<p>Se desiderate saperne di più sull'aggiornamento del vostro progetto alla
-GPLv3, la FSF Compliance Lab sarà molto felice di assistervi. Sul <a
+<p>Se desiderate maggiori informazioni sull'aggiornamento del vostro progetto
+alla GPLv3, la FSF Compliance Lab sarà molto felice di assistervi. Sul <a
class="reference external" href="http://www.fsf.org/licensing/">nostro
sito</a> potete trovare <a class="reference external"
href="http://www.fsf.org/licensing/licenses/gpl-howto.html">le istruzioni
elementari per l'utilizzo della licenza</a>, ed una <a class="reference
external" href="http://www.fsf.org/licensing/licenses/gpl-faq.html">FAQ che
-indirizza i problemi più comuni</a> che le persone incontrano di solito. Se
+contiene i problemi più comuni</a> che le persone incontrano di solito. Se
la vostra situazione è più complicata vi preghiamo di <a class="reference
external" href="mailto:licensing@fsf.org">contattarci</a> e noi faremo
tutto il possibile per aiutarvi nella transizione alla nuova licenza. Uniti,
@@ -403,7 +404,7 @@
<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
Ultimo aggiornamento:
-$Date: 2016/10/23 09:57:59 $
+$Date: 2016/10/23 14:29:15 $
<!-- timestamp end -->
</p>
Index: licenses/po/license-compatibility.it.po
===================================================================
RCS file: /web/www/www/licenses/po/license-compatibility.it.po,v
retrieving revision 1.5
retrieving revision 1.6
diff -u -b -r1.5 -r1.6
--- licenses/po/license-compatibility.it.po 23 Oct 2016 14:20:38 -0000
1.5
+++ licenses/po/license-compatibility.it.po 23 Oct 2016 14:29:15 -0000
1.6
@@ -46,8 +46,8 @@
#. type: Content of: <p>
msgid ""
"There is no problem merging programs that have the same license, if it is a "
-"reasonably behaved license, as nearly all free licenses are.<a href="
-"\"#f1\">(*)</a>"
+"reasonably behaved license, as nearly all free licenses are.<a href=\"#f1\">"
+"(*)</a>"
msgstr ""
"Non vi è alcun problema ad unire programmi protetti dalla medesima licenza "
"se la licenza è stata ben studiata e la maggior parte delle licenze libere "
Index: licenses/po/quick-guide-gplv3.it.po
===================================================================
RCS file: /web/www/www/licenses/po/quick-guide-gplv3.it.po,v
retrieving revision 1.4
retrieving revision 1.5
diff -u -b -r1.4 -r1.5
Index: philosophy/new-monopoly.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/new-monopoly.it.html,v
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retrieving revision 1.2
diff -u -b -r1.1 -r1.2
--- philosophy/new-monopoly.it.html 23 Oct 2016 09:58:00 -0000 1.1
+++ philosophy/new-monopoly.it.html 23 Oct 2016 14:29:15 -0000 1.2
@@ -4,19 +4,19 @@
<!-- Parent-Version: 1.77 -->
<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
-<title>Il congresso degli Stati Uniti minaccia di instaurare un nuovo tipo di
+<title>Il Congresso degli Stati Uniti minaccia di instaurare un nuovo tipo di
monopolio - Progetto GNU - Free Software Foundation</title>
<!--#include virtual="/philosophy/po/new-monopoly.translist" -->
<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
-<h2>Il congresso degli Stati Uniti minaccia di instaurare un nuovo tipo di
+<h2>Il Congresso degli Stati Uniti minaccia di instaurare un nuovo tipo di
monopolio</h2>
<p>
-Le società , le quali vorrebbero che siano le potenze monopolistiche a
-controllare l'utilizzo pubblico dell'informazione ottenibile dalle basi
-dati, stanno tentando quest'anno di far approvare una nuova legge negli
-Stati Uniti — creando così per la prima volta un monopolio privato
+Le società che vorrebbero che siano le potenze monopolistiche a controllare
+l'utilizzo pubblico dell'informazione ottenibile dalle basi dati stanno
+tentando quest'anno di far approvare una nuova legge negli Stati Uniti
+— creando così per la prima volta un monopolio privato
sull'informazione pubblica. Stanno impiegando il metodo del “disegno
di legge buono, disegno di legge cattivo” ; il progetto di legge
“cattivo” è l'HR 354; quello “buono” è l'HR 1858.
</p>
@@ -35,7 +35,7 @@
libertà pubblica.</p>
<p>
Il secondo progetto di legge viene tipicamente lodato per il suo approccio
-“bilanciato” e quei gruppi di interesse che potrebbero opporsi
+“equilibrato” e quei gruppi di interesse che potrebbero opporsi
all'idea generale si sentono obbligati a supportarlo per assicurarsi che il
primo progetto, che è ancora peggiore, non passi. Con la poca opposizione
rimanente, il secondo progetto di legge passa e la società fa
@@ -50,7 +50,7 @@
semplice inclusione in una base di dati elettronica. Persino la menzione
all'interno di una pubblicazione di una manciata di fatti contenuti nella
base dati sarebbe illegale, a meno che non sia possibile ottenere le stesse
-informazioni da una fonte diversa— il che spesso è impossibile dal
+informazioni da una fonte diversa — il che spesso è impossibile dal
momento che in molti casi non vi è un'altra fonte utile per certi tipi di
dati.</p>
<p>
@@ -71,8 +71,7 @@
conseguenze devastanti per il futuro del software libero.</p>
<p>
In maniera minacciosa, molte collezioni di registri pubblici mantenute da
-compagnie sovvenzionate dai governi diverrebbero proprietà di queste
-compagnie.</p>
+aziende sovvenzionate dai governi diverrebbero proprietà di queste
aziende.</p>
<p>
In aggiunta, la West Publishing Company riconquisterebbe il suo monopolio di
fatto sui dati necessari per l'archiviazione di memoriali di legge negli
@@ -116,7 +115,7 @@
universali, anche se questi sono tanto importanti quanto lo è Internet
oggi). Essa esclude le basi dati create dal governo federale o ad esse
destinate (tuttavia, di default, non esclude le basi di dati create dai
-governi statali; questa è falla sostanziale della HR 1858).</p>
+governi statali; questa è una falla sostanziale della HR 1858).</p>
<p>
Una vasta gamma di organizzazioni sta appoggiando la HR 1858 — incluse
molte università e organizzazioni professionali. Alcune delle lettere a
@@ -189,24 +188,24 @@
la legislazione relativa alle basi dati verrà votata, bisogna votare contro,
a prescindere dal suo contenuto effettivo.</p>
<p>
-Io ho scritto una semplice lettera che potete utilizzare, ma ricordatevi
-però che la vostra lettera avrà un peso maggiore se la scrivete con parole
+Io ho scritto una lettera che potete utilizzare come modello, ma ricordatevi
+che la vostra lettera avrà un peso maggiore se la scrivete con parole
vostre. Inviate una lettera di carta; la posta elettronica non fa tanta
impressione sui legislatori perché sanno bene che una mail è facile da
inviare. Siate gentili, ma non timidi, e cercate di limitare il discorso a
-venti linee di testo. Vi preghiamo di inviare la vostra lettera anche via
+venti righe di testo. Vi preghiamo di inviare la vostra lettera anche via
mail all'indirizzo <a
href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>.</p>
<pre>
-Gentile deputato ecc ecc
+Gentile deputato (NOME)
Il Congresso sta considerando delle leggi per instaurare un nuovo tipo di
monopolio sulle
basi dati elettroniche. Io sono assolutamente contrario a ciò poiché
restringerebbe la libertà degli utenti di computer. Gli interessi privati
non dovrebbero avere il controllo sulla diffusione dei fatti che sono di
-pubblica conoscenza. Nella vece di promotore del business, ciò è prematuro;
+pubblica conoscenza. Se si desidera promuovere il business, ciò è prematuro;
Internet sta cambiando molto velocemente, e l'approvazione nel 1999 di una
qualsivoglia legge
relativa a questa questione sarebbe una sciocchezza.
@@ -303,7 +302,7 @@
<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
Ultimo aggiornamento:
-$Date: 2016/10/23 09:58:00 $
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</p>
Index: philosophy/po/new-monopoly.it.po
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Index: philosophy/po/ubuntu-spyware.it.po
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/po/ubuntu-spyware.it.po,v
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"MIME-Version: 1.0\n"
"Content-Type: text/plain; charset=UTF-8\n"
"Content-Transfer-Encoding: 8bit\n"
-"X-Outdated-Since: 2016-06-07 05:25+0000\n"
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@@ -99,16 +98,7 @@
"impone il DRM; moltissime applicazioni per gli i vari iGadget di Apple e per "
"Android sono colpevoli di una o più di queste pratiche indecenti."
-# | {+<a href=\"/philosophy/free-software-even-more-important.html\">+} Free
-# | software gives users a chance to protect themselves from malicious
-# | software [-behaviors.-] {+behaviors</a>.+} Even better, usually the
-# | community protects everyone, and most users don't have to move a muscle.
-# | Here's how.
-#. type: Content of: <p>
-#| msgid ""
-#| "Free software gives users a chance to protect themselves from malicious "
-#| "software behaviors. Even better, usually the community protects "
-#| "everyone, and most users don't have to move a muscle. Here's how."
+#. type: Content of: <p>
msgid ""
"<a href=\"/philosophy/free-software-even-more-important.html\"> Free "
"software gives users a chance to protect themselves from malicious software "
@@ -432,18 +422,11 @@
"<a href=\"/server/standards/README.translations.html\">Guida alle "
"traduzioni</a>."
-# | Copyright © [-2012-] {+2012, 2016+} Richard Stallman
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-#| msgid "Copyright © 2012 Richard Stallman"
msgid "Copyright © 2012, 2016 Richard Stallman"
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-# || No change detected. The change might only be in amounts of spaces.
#. type: Content of: <div><p>
-#| msgid ""
-#| "This page is licensed under a <a rel=\"license\" href=\"http://"
-#| "creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/\">Creative Commons Attribution-"
-#| "NoDerivatives 4.0 International License</a>."
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"This page is licensed under a <a rel=\"license\" href=\"http://"
"creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/\">Creative Commons Attribution-"
Index: philosophy/po/ubuntu-spyware.translist
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1.15
@@ -7,6 +7,7 @@
<span dir="ltr"><a lang="es" hreflang="es"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.es.html">español</a> [es]</span>
<span dir="ltr"><a lang="fr" hreflang="fr"
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<span dir="ltr"><a lang="hr" hreflang="hr"
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+<span dir="ltr"><a lang="it" hreflang="it"
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<span dir="ltr"><a lang="ml" hreflang="ml"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.ml.html">മലയാളà´</a> [ml]</span>
<span dir="ltr"><a lang="ru" hreflang="ru"
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</p>
@@ -17,6 +18,7 @@
<link rel="alternate" type="text/html" lang="es" hreflang="es"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.es.html" title="español" />
<link rel="alternate" type="text/html" lang="fr" hreflang="fr"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.fr.html" title="français" />
<link rel="alternate" type="text/html" lang="hr" hreflang="hr"
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+<link rel="alternate" type="text/html" lang="it" hreflang="it"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.it.html" title="italiano" />
<link rel="alternate" type="text/html" lang="ml" hreflang="ml"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.ml.html" title="മലയാളà´" />
<link rel="alternate" type="text/html" lang="ru" hreflang="ru"
href="/philosophy/ubuntu-spyware.ru.html" title="ÑÑÑÑкий" />
<!-- end translist file -->
Index: philosophy/ubuntu-spyware.it.html
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RCS file: philosophy/ubuntu-spyware.it.html
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+++ philosophy/ubuntu-spyware.it.html 23 Oct 2016 14:29:15 -0000 1.1
@@ -0,0 +1,272 @@
+<!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/ubuntu-spyware.en.html" -->
+
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.79 -->
+
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>Spyware in Ubuntu: Che fare? - Progetto GNU - Free Software
Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/ubuntu-spyware.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>Spyware in Ubuntu: Che fare?</h2>
+
+<p>di <a href="http://www.stallman.org/">Richard Stallman</a></p>
+
+<blockquote>
+<p>Dalla <a
+href="http://fossbytes.com/the-spyware-feature-in-ubuntu-will-be-disabled-in-ubuntu-16-04-xenial-xerus/">versione
+16.04 di Ubuntu</a>, la funzione di spyware nella ricerca è disattivata per
+impostazione predefinita. Pare che la campagna lanciata da questo articolo
+abbia avuto successo, almeno in parte: infatti, permettere lo spyware nella
+ricerca come opzione è ancora un problema, come spieghiamo sotto. Ubuntu
+deve fare in modo che la ricerca in rete sia un comando che gli utenti
+possono eseguire quando desiderano, non un'opzione semipermanente che gli
+utenti attivano e spesso dimenticano di avere attivato.
+</p>
+
+<p>Anche se la realtà dei fatti è cambiata rispetto alla descrizione
originale,
+questa pagina rimane importante perché insegna alla comunità che certi
+comportamenti sono sbagliati, e su questi concetti bisogna insistere.</p>
+</blockquote>
+
+<p>Uno dei vantaggi principali del software libero è il fatto che la comunitÃ
+protegge gli utenti dal software maligno. Ora Ubuntu <a
+href="/gnu/linux-and-gnu.html"> GNU/Linux </a> è diventato un esempio
+negativo. Cosa dovremmo fare?</p>
+
+<p>Il software proprietario è associato al trattamento maligno dell'utente:
+codice di sorveglianza, manette digitali (la gestione digitale delle
+restrizioni, ovvero DRM) per imporre restrizioni agli utenti e backdoor che
+permettono operazioni pericolosissime da remoto. I programmi che fanno una
+qualsiasi di queste cose sono malware e dovrebbero quindi essere trattati
+come tali. Esempi ben noti di compagnie che implementano ed usano tutte
+queste pratiche immorali includono Windows, i vari iGadget di Apple e il
+“Kindle” di Amazon, dispositivo in grado di eliminare libri a
+distanza; Macintosh e Playstation impongono il DRM; la maggior parte dei
+telefoni cellulari spiano e contengono backdoor; Adobe Flash Player spia e
+impone il DRM; moltissime applicazioni per gli i vari iGadget di Apple e per
+Android sono colpevoli di una o più di queste pratiche indecenti.</p>
+
+<p>Il software libero offre agli utenti <a
+href="/philosophy/free-software-even-more-important.html">la possibilità di
+proteggersi</a> dai programmi che si comportano in maniera non etica. Ancor
+meglio, solitamente la comunità protegge tutti e la maggior parte degli
+utenti non deve muovere un dito. Ecco come.</p>
+
+<p>Occasionalmente gli utenti in grado di programmare scoprono che un programma
+libero contiene codice maligno e, normalmente, il passo successivo porta al
+rilascio di una versione corretta del programma. Le quattro libertà che
+caratterizzano il software libero (vedasi <a
+href="/philosophy/free-sw.it.html">http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.html</a>)
+gli permettono di farlo. Questo viene chiamato in gergo informatico fare un
+“fork” del programma. La comunità passa rapidamente al fork
+corretto, mentre la versione maligna viene scartata. La prospettiva del
+rifiuto disonorevole da parte della comunità non è molto allettante e, per
+tale motivo, persino coloro che non vengono mantenuti sulla retta via dalla
+loro coscienza e dalla pressione sociale si trattengono dall'implementare
+funzionalità nocive all'interno del software libero.</p>
+
+<p>Ma non sempre. Ubuntu, una distribuzione di <a
+href="/gnu/linux-and-gnu.html"> GNU/Linux </a> largamente usata e assai
+influente, ha ora installato del codice di sorveglianza. Quando l'utente
+esegue una ricerca nei propri file locali utilizzando il desktop di Ubuntu,
+il sistema invia i termini della ricerca ad uno dei server di Canonical
+(Canonical è l'azienda che sviluppa Ubuntu).</p>
+
+<p>Ciò equivale alla pratica di sorveglianza che scoprii inizialmente in
+Windows. Il mio defunto amico Fravia mi disse che quando cercava un termine
+nei file del suo sistema Windows, il suo firewall segnalava l'invio, da
+parte del sistema operativo, di un pacchetto ad un server. Dopo questo primo
+caso ho cominciato a prestare più attenzione all'argomento, apprendendo così
+della predisposizione del software proprietario, persino quello ritenuto più
+“rispettabile”, ad essere malware. Forse il fatto che Ubuntu
+invii lo stesso tipo di informazioni ai suoi server non è una coincidenza.</p>
+
+<p>Ubuntu impiega l'informazione relativa alle vostre ricerche locali per
+mostrare agli utenti pubblicità , motivandoli all'acquisto di varie merci di
+Amazon. <a href="http://stallman.org/amazon.html">Amazon commette molte
+ingiustizie e torti</a>; e promuovere Amazon equivale a contribuire e
+supportare la loro condotta immorale. Ad ogni modo la pubblicità non
+rappresenta il nocciolo della questione. Il problema più grave è lo
+spionaggio. Canonical ci rassicura del fatto che essi non forniscono ad
+Amazon dati utili a identificare l'utente o la natura della ricerca stessa.
+In ogni caso, il fatto che la Canonical raccolga i vostri dati personali è
+tanto grave quanto lo sarebbe il caso in cui Amazon li raccogliesse
+direttamente. La sorveglianza implementata da Ubuntu <a
+href="http://nathanheafner.com/home/2013/09/22/ubuntu-dash-search-is-not-anonymous/">non
+garantisce l'anonimato</a>.</p>
+
+<p>Le persone svilupperanno sicuramente una versione modificata di Ubuntu
+purgata delle sue funzionalità di sorveglianza e, infatti, molte
+distribuzioni di GNU/Linux sono versioni modificate di Ubuntu. Quando la
+loro base verrà aggiornata alla versione più recente di Ubuntu presuppongo
+che rimuoveranno la funzionalità maligna. Canonical si aspetta certamente
+che lo facciano.</p>
+
+<p>La maggior parte degli sviluppatori di software libero abbandonerebbe tale
+implementazione per il timore di un passaggio di massa verso la versione
+modificata e corretta di qualcun altro, ma Canonical non ha rinunciato allo
+spyware di Ubuntu. Forse Canonical crede che il nome “Ubuntu”
+abbia così tanta forza ed influenza da poter riuscire ad evitare le normali
+e dovute conseguenze e, per questo, di riuscire farla franca con la
+sorveglianza.</p>
+
+<p>Canonical afferma che questa particolare funzionalità effettua in modi
+alternativi una ricerca in Internet . A seconda i dettagli ciò potrebbe o
+meno ingrandire il problema, non ridurlo.</p>
+
+<p>Ubuntu permette agli utenti di disattivare la funzionalità di sorveglianza,
+ma chiaramente Canonical pensa che molti utenti di Ubuntu lasceranno questa
+impostazione nello stato predefinito (attivata). Molti potrebbero
+effettivamente farlo, poiché non gli verrà in mente di provare a fare
+qualcosa a riguardo e, di conseguenza, l'esistenza di una leva che permetta
+di disattivare la sorveglianza non fa di questa una funzionalitÃ
+accettabile.</p>
+
+<p>Anche fosse disabilitata di default, l'opzione sarebbe comunque pericolosa:
+“una volta e per sempre, optare per ” una pratica rischiosa,
+dove il rischio varia a seconda dei dettagli, invita gli utenti alla
+sconsideratezza. Per proteggere la privacy degli utenti, i sistemi operativi
+dovrebbero promuovere la cautela: quando un programma di ricerca locale
+include la funzionalità di ricerca in rete, effettuare una tale ricerca
+online e non localmente deve poter essere un'esplicita scelta dell'utente,
+<em>ogni singola volta</em>. Ciò è facile: basterebbe implementare due
+pulsanti separati, uno per la ricerca in rete ed un altro per la ricerca
+locale, proprio come nelle versioni precedenti di Ubuntu. Una funzionalitÃ
+di ricerca in rete deve inoltre informare l'utente in maniera chiara e
+concreta sull'identità di coloro che riceveranno i dati personali
+dell'utente e la natura dei dati in questione, se e quando l'utente userÃ
+questa funzionalità .</p>
+
+<p>Se una parte significativa della nostra comunità vedrà il problema in
+termini esclusivamente personali, se essi disattiveranno la sorveglianza sui
+propri computer e continueranno a promuovere Ubuntu, Canonical potrebbe
+farla franca. Sarebbe una grande perdita per la comunità del software
+libero.</p>
+
+<p>Noi che presentiamo il software libero come una difesa contro il malware non
+pretendiamo di affermare che si tratti di una difesa perfetta: non esiste
+una difesa perfetta. Non diciamo che la comunità eviterà <em>senz'altro</em>
+il malware. Perciò, detto sinceramente, l'esempio dello spyware di Ubuntu
+non significa che dobbiamo rimangiarci la parola. </p>
+
+<p>Tuttavia, vi è in gioco qui molto più che il mero dubbio dell'esattezza
+delle nostre parole. Qui è in ballo la possibilità stessa di sostenere
+effettivamente le nostre argomentazioni in relazione allo spyware
+proprietario. Se possiamo dire soltanto, “il software libero non vi
+spierà , a meno che non si tratti di Ubuntu,” sarà molto meno efficace
+rispetto a “il software libero non vi spierà .”</p>
+
+<p>Ci sembra cosa giusta dare a Canonical un rifiuto secco e fare in modo che
+smetta di sorvegliare gli utenti. Qualsiasi scusa offerta da Canonical sarÃ
+insufficiente; anche se usassero tutti i soldi ricevuti da Amazon per
+sviluppare software libero, difficilmente compenserebbero il danno al
+software libero se questo cesserà di offrire un modo efficace di evitare
+l'abuso sugli utenti. </p>
+
+<p>Se mai vi capiterà di raccomandare o ridistribuire GNU/Linux, vi preghiamo
+di rimuovere Ubuntu dalla lista delle distribuzioni. Se la sua pratica di
+installare e raccomandare software proprietario non vi ha già convinto,
+lasciatevi convincere da ciò di cui abbiamo appena discusso. Alle feste di
+installazione di GNU/Linux, agli eventi del Software Freedom Day, agli
+eventi del FLISOL, per favore non installate e non raccomandate
+Ubuntu. Piuttosto, dite alla gente che Ubuntu è sconsigliato perché spia.</p>
+
+<p>E già che ci siete, potete pure dire che Ubuntu contiene programmi non
+liberi e raccomanda altri programmi non liberi (si veda <a
+href="/distros/common-distros.html">
+http://www.gnu.org/distros/common-distros.html</a>). Ciò renderà vana
+l'altra forma di influenza negativa esercitata da Ubuntu nella comunità del
+software libero: la legittimazione del software proprietario.</p>
+
+<blockquote>
+<p>
+La presenza in Ubuntu di software non libero è una questione etica
+differente. Per essere eticamente accettabile Ubuntu dovrà trovare una
+soluzione anche a questo.
+</p>
+</blockquote>
+
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+ </div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
+href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>. Ci sono anche <a
+href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
+di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
+href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>.</p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+ replace it with the translation of these two:
+
+ We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+ translations. However, we are not exempt from imperfection.
+ Please send your comments and general suggestions in this regard
+ to <a href="mailto:address@hidden">
+
+ <address@hidden></a>.</p>
+
+ <p>For information on coordinating and submitting translations of
+ our web pages, see <a
+ href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+ README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità , ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle
traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
+ files generated as part of manuals) on the GNU web server should
+ be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this
+ without talking with the webmasters or licensing team first.
+ Please make sure the copyright date is consistent with the
+ document. For web pages, it is ok to list just the latest year the
+ document was modified, or published.
+
+ If you wish to list earlier years, that is ok too.
+ Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
+ years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
+ year, i.e., a year in which the document was published (including
+ being publicly visible on the web or in a revision control system).
+
+ There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
+ Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
+<p>Copyright © 2012, 2016 Richard Stallman</p>
+
+<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a
rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/">Creative Commons
+Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>
+
+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione originale di mrtx. Modifiche di Enrico Bella, Andrea Pescetti.</div>
+
+<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
+Ultimo aggiornamento:
+
+$Date: 2016/10/23 14:29:15 $
+
+<!-- timestamp end -->
+</p>
+</div>
+</div>
+</body>
+</html>
Index: philosophy/po/ubuntu-spyware.it-en.html
===================================================================
RCS file: philosophy/po/ubuntu-spyware.it-en.html
diff -N philosophy/po/ubuntu-spyware.it-en.html
--- /dev/null 1 Jan 1970 00:00:00 -0000
+++ philosophy/po/ubuntu-spyware.it-en.html 23 Oct 2016 14:29:15 -0000
1.1
@@ -0,0 +1,229 @@
+<!--#include virtual="/server/header.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.79 -->
+<title>Ubuntu Spyware: What to Do?
+ - GNU Project - Free Software Foundation</title>
+<!--#include virtual="/philosophy/po/ubuntu-spyware.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.html" -->
+<h2>Ubuntu Spyware: What to Do?</h2>
+
+<p>by <a href="http://www.stallman.org/">Richard Stallman</a></p>
+
+<blockquote>
+<p>Since <a
href="http://fossbytes.com/the-spyware-feature-in-ubuntu-will-be-disabled-in-ubuntu-16-04-xenial-xerus/">Ubuntu
+version 16.04</a>, the spyware search facility is now disabled by
+default. It appears that the campaign of pressure launched by this
+article has been partly successful. Nonetheless, offering the spyware
+search facility as an option is still a problem, as explained below.
+Ubuntu should make the network search a command users can execute from
+time to time, not a semipermanent option for users to enable (and
+probably forget).
+</p>
+
+<p>Even though the factual situation described in the rest of this
+page has partly changed, the page is still important. This example
+should teach our community not to do such things again, but in order
+for that to happen, we must continue to talk about it.</p>
+</blockquote>
+
+<p>One of the major advantages of free software is that the community
+ protects users from malicious software. Now
+ Ubuntu <a href="/gnu/linux-and-gnu.html"> GNU/Linux </a> has become
+ a counterexample. What should we do?</p>
+
+<p>Proprietary software is associated with malicious treatment of the user:
+ surveillance code, digital handcuffs (DRM or Digital Restrictions
+ Management) to restrict users, and back doors that can do nasty things
+ under remote control. Programs that do any of these things are
+ malware and should be treated as such. Widely used examples include
+ Windows, the iThings, and the Amazon “Kindle” product for
virtual book
+ burning, which do all three; Macintosh and the Playstation III which
+ impose DRM; most portable phones, which do spying and have back doors;
+ Adobe Flash Player, which does spying and enforces DRM; and plenty of
+ apps for iThings and Android, which are guilty of one or more of these
+ nasty practices.</p>
+
+<p><a href="/philosophy/free-software-even-more-important.html">
+ Free software gives users a chance to protect themselves from
+ malicious software behaviors</a>. Even better, usually the community
+ protects everyone, and most users don't have to move a muscle. Here's
+ how.</p>
+
+<p>Once in a while, users who know programming find that a free program
+ has malicious code. Generally the next thing they do is release a
+ corrected version of the program; with the four freedoms that define
+ free software (see <a
href="/philosophy/free-sw.html">http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.html</a>),
they
+ are free to do this. This is called a “fork” of the program.
Soon
+ the community switches to the corrected fork, and the malicious
+ version is rejected. The prospect of ignominious rejection is not
+ very tempting; thus, most of the time, even those who are not stopped
+ by their consciences and social pressure refrain from putting
+ malfeatures in free software.</p>
+
+<p>But not always. Ubuntu, a widely used and
+ influential <a href="/gnu/linux-and-gnu.html"> GNU/Linux </a>
+ distribution, has installed surveillance code. When the user
+ searches her own local files for a string using the Ubuntu desktop,
+ Ubuntu sends that string to one of Canonical's servers. (Canonical
+ is the company that develops Ubuntu.)</p>
+
+<p>This is just like the first surveillance practice I learned about in
+ Windows. My late friend Fravia told me that when he searched for a
+ string in the files of his Windows system, it sent a packet to some
+ server, which was detected by his firewall. Given that first example
+ I paid attention and learned about the propensity of “reputable”
+ proprietary software to be malware. Perhaps it is no coincidence that
+ Ubuntu sends the same information.</p>
+
+<p>Ubuntu uses the information about searches to show the user ads to buy
+ various things from Amazon.
+ <a href="http://stallman.org/amazon.html">Amazon commits many
+ wrongs</a>; by promoting Amazon, Canonical contributes to them.
+ However, the ads are not the core of the problem. The main issue is
+ the spying. Canonical says it does not tell Amazon who searched for
+ what. However, it is just as bad for Canonical to collect your
+ personal information as it would have been for Amazon to collect it.
+ Ubuntu surveillance
+ is <a
href="http://nathanheafner.com/home/2013/09/22/ubuntu-dash-search-is-not-anonymous/">not
+ anonymous</a>.</p>
+
+<p>People will certainly make a modified version of Ubuntu without this
+ surveillance. In fact, several GNU/Linux distros are modified
+ versions of Ubuntu. When those update to the latest Ubuntu as a base,
+ I expect they will remove this. Canonical surely expects that too.</p>
+
+<p>Most free software developers would abandon such a plan given the
+ prospect of a mass switch to someone else's corrected version. But
+ Canonical has not abandoned the Ubuntu spyware. Perhaps Canonical
+ figures that the name “Ubuntu” has so much momentum and
influence that
+ it can avoid the usual consequences and get away with surveillance.</p>
+
+<p>Canonical says this feature searches the Internet in other ways.
+ Depending on the details, that might or might not make the problem
+ bigger, but not smaller.</p>
+
+<p>Ubuntu allows users to switch the surveillance off. Clearly Canonical
+ thinks that many Ubuntu users will leave this setting in the default
+ state (on). And many may do so, because it doesn't occur to them to
+ try to do anything about it. Thus, the existence of that switch does
+ not make the surveillance feature ok.</p>
+
+<p>Even if it were disabled by default, the feature would still be
+ dangerous: “opt in, once and for all” for a risky practice,
where the
+ risk varies depending on details, invites carelessness. To protect
+ users' privacy, systems should make prudence easy: when a local search
+ program has a network search feature, it should be up to the user to
+ choose network search explicitly <em>each time</em>. This is easy:
+ all it takes is to have separate buttons for network searches and
+ local searches, as earlier versions of Ubuntu did. A network search
+ feature should also inform the user clearly and concretely about who
+ will get what personal information of hers, if and when she uses the
+ feature.</p>
+
+<p>If a sufficient part of our community's opinion leaders view this
+ issue in personal terms only, if they switch the surveillance off for
+ themselves and continue to promote Ubuntu, Canonical might get away
+ with it. That would be a great loss to the free software community.</p>
+
+<p>We who present free software as a defense against malware do not say
+ it is a perfect defense. No perfect defense is known. We don't say
+ the community will deter malware <em>without fail</em>. Thus,
+ strictly speaking, the Ubuntu spyware example doesn't mean we have to
+ eat our words.</p>
+
+<p>But there's more at stake here than whether some of us have to eat
+ some words. What's at stake is whether our community can effectively
+ use the argument based on proprietary spyware. If we can only say,
+ “free software won't spy on you, unless it's Ubuntu,” that's
much less
+ powerful than saying, “free software won't spy on you.”</p>
+
+<p>It behooves us to give Canonical whatever rebuff is needed to make it
+ stop this. Any excuse Canonical offers is inadequate; even if it used
+ all the money it gets from Amazon to develop free software, that can
+ hardly overcome what free software will lose if it ceases to offer an
+ effective way to avoid abuse of the users.</p>
+
+<p>If you ever recommend or redistribute GNU/Linux, please remove Ubuntu
+ from the distros you recommend or redistribute. If its practice of
+ installing and recommending nonfree software didn't convince you to
+ stop, let this convince you. In your install fests, in your Software
+ Freedom Day events, in your FLISOL events, don't install or recommend
+ Ubuntu. Instead, tell people that Ubuntu is shunned for spying.</p>
+
+<p>While you're at it, you can also tell them that Ubuntu contains
+ nonfree programs and suggests other nonfree programs. (See
+ <a href="/distros/common-distros.html">
+ http://www.gnu.org/distros/common-distros.html</a>.) That will counteract
+ the other form of negative influence that Ubuntu exerts in the free
+ software community: legitimizing nonfree software.</p>
+
+<blockquote>
+<p>
+The presence of nonfree software in Ubuntu is a separate ethical
+issue. For Ubuntu to be ethical, that too must be fixed.
+</p>
+</blockquote>
+
+</div><!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Please send general FSF & GNU inquiries to
+<a href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>.
+There are also <a href="/contact/">other ways to contact</a>
+the FSF. Broken links and other corrections or suggestions can be sent
+to <a href="mailto:address@hidden"><address@hidden></a>.</p>
+
+<p><!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+ replace it with the translation of these two:
+
+ We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+ translations. However, we are not exempt from imperfection.
+ Please send your comments and general suggestions in this regard
+ to <a href="mailto:address@hidden">
+ <address@hidden></a>.</p>
+
+ <p>For information on coordinating and submitting translations of
+ our web pages, see <a
+ href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+ README</a>. -->
+Please see the <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+README</a> for information on coordinating and submitting translations
+of this article.</p>
+</div>
+
+<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
+ files generated as part of manuals) on the GNU web server should
+ be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this
+ without talking with the webmasters or licensing team first.
+ Please make sure the copyright date is consistent with the
+ document. For web pages, it is ok to list just the latest year the
+ document was modified, or published.
+
+ If you wish to list earlier years, that is ok too.
+ Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
+ years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
+ year, i.e., a year in which the document was published (including
+ being publicly visible on the web or in a revision control system).
+
+ There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
+ Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
+
+<p>Copyright © 2012, 2016 Richard Stallman</p>
+
+<p>This page is licensed under a <a rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/">Creative
+Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International License</a>.</p>
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+<!--#include virtual="/server/bottom-notes.html" -->
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+<p class="unprintable">Updated:
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+$Date: 2016/10/23 14:29:15 $
+<!-- timestamp end -->
+</p>
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