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www/philosophy pragmatic.it.html po/pragmatic.i...


From: Yavor Doganov
Subject: www/philosophy pragmatic.it.html po/pragmatic.i...
Date: Sat, 19 Mar 2011 16:27:43 +0000

CVSROOT:        /web/www
Module name:    www
Changes by:     Yavor Doganov <yavor>   11/03/19 16:27:43

Modified files:
        philosophy     : pragmatic.it.html 
        philosophy/po  : pragmatic.it.po 

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CVSWeb URLs:
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/pragmatic.it.html?cvsroot=www&r1=1.4&r2=1.5
http://web.cvs.savannah.gnu.org/viewcvs/www/philosophy/po/pragmatic.it.po?cvsroot=www&r1=1.1&r2=1.2

Patches:
Index: pragmatic.it.html
===================================================================
RCS file: /web/www/www/philosophy/pragmatic.it.html,v
retrieving revision 1.4
retrieving revision 1.5
diff -u -b -r1.4 -r1.5
--- pragmatic.it.html   24 Jun 2007 11:22:49 -0000      1.4
+++ pragmatic.it.html   19 Mar 2011 16:27:35 -0000      1.5
@@ -1,268 +1,286 @@
-<!DOCTYPE html PUBLIC "-//IETF//DTD HTML 2.0//EN">
-<HTML>
-<HEAD>
-  <META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html;
-  charset=iso-8859-1">
-  <TITLE>Permesso d'autore: idealismo pragmatico - GNU Project - Free Software
-  Foundation (FSF)</TITLE>
-  <LINK REV="made" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <LINK REV="translated" HREF="mailto:address@hidden";>
-  <META NAME="Description"
-        CONTENT="Tradotto originariamente da Domenico Delle Side
-                Modifiche successive di Paola Blason e Giorgio V. Felchero">
-</HEAD>
-<BODY BGCOLOR="#FFFFFF" TEXT="#000000" LINK="#1F00FF" ALINK="#FF0000" 
VLINK="#9900DD">
-<H3>Permesso d'autore: idealismo pragmatico</H3>
-
-<P>
-
-di <A HREF="http://www.stallman.org/";><STRONG>Richard Stallman</STRONG></A>
-
-<P>
-
-<A HREF="/graphics/philosophicalgnu.it.html"><IMG 
SRC="/graphics/philosophical-gnu-sm.jpg"
-   ALT=" [Immagine di uno GNU filosofico] "
-   WIDTH="160" HEIGHT="200"></A>
-
-[
-  <A HREF="/philosophy/pragmatic.ca.html">Catalano</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.ko.html">Coreano</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.fr.html">Francese</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.ja.html">Giapponese</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.html">Inglese</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.it.html">Italiano</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.pl.html">Polacco</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.ru.html">Russo</A>
-| <A HREF="/philosophy/pragmatic.hu.html">Ungherese</A>
-]
 
-<P>
 
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+
+<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
+<title>Copyleft: idealismo pragmatico - Progetto GNU - Free Software Foundation
+(FSF)</title>
+
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>Copyleft: idealismo pragmatico</h2>
+
+<p>
+di <a href="http://www.stallman.org/";><strong>Richard Stallman</strong></a></p>
+
+<p>
 Ogni decisione presa ha origine  nei propri valori e obiettivi. Questi
 possono essere tanti  e differenti; la fama, il  profitto, l'amore, la
-sopravvivenza,  il  divertimento  e   la  libertà  sono  alcuni  degli
-obiettivi che una brava persona  può avere.  Quando però l'obiettivo è
-aiutare  tanto gli  altri quanto  sé stessi,  si è  soliti  parlare di
-idealismo.
-</P>
-
-<P>
-Il mio lavoro nel campo del software libero è motivato da un obiettivo
-idealistico:  diffondere libertà e  cooperazione. Voglio  stimolare la
-diffusione del  software libero, rimpiazzando  i programmi proprietari
-che proibiscono la cooperazione, in  modo da rendere la nostra società
-migliore.
-</P>
-
-<P>
-Questo è  il motivo  principale per cui  la Licenza  Generica Pubblica
-(GPL)  GNU  è stata  scritta  in  un certo  modo  -  come un  permesso
-d'autore. Tutto il  codice aggiunto ad un programma  coperto dalla GPL
-deve essere software  libero, anche nel caso in  cui venga inserito in
-un file a parte.  Rendo disponibile il mio codice affinché venga usato
-nel software libero, e non  nel software proprietario, con lo scopo di
-incoraggiare chi  programma a fare altrettanto. Ho  capito che, poiché
-gli sviluppatori  di software  proprietario usano il  diritto d'autore
-per impedirci di condividere  il software, noi che cooperiamo possiamo
-usare il diritto d'autore per  favorire coloro che come noi cooperano:
-diamo loro il permesso di usare il nostro codice.
-</P>
-
-<P>
-Non tutti  coloro che usano la  GNU GPL hanno  questo obiettivo. Molti
-anni fa  ad un mio amico  venne chiesto di  ri-rilasciare un programma
-coperto  da permesso  d'autore  secondo termini  diversi dal  permesso
-d'autore. Lui rispose all'incirca in questo modo:
-</P>
-
-<P>
-<blockquote>
-A volte mi occupo di  software libero, altre di software proprietario,
+sopravvivenza, il divertimento e la libertà sono alcuni degli obiettivi che
+una brava persona può avere. Quando però l'obiettivo è una uqestione di
+principio, si è soliti parlare di idealismo.</p>
+
+<p>
+Il mio lavoro nel campo del software libero è motivato da un obiettivo
+idealistico: diffondere libertà e cooperazione. Voglio <a
+href="/philosophy/why-copyleft.html">stimolare la diffusione</a> del
+software libero, rimpiazzando i programmi proprietari che proibiscono la
+cooperazione, in modo da rendere la nostra società migliore.</p>
+<p>
+Questo è il motivo principale per cui la Licenza Generica Pubblica (GPL) GNU
+è stata scritta in un certo modo - secondo il <a href="/copyleft">
+copyleft</a>. Tutto il codice aggiunto ad un programma coperto dalla GPL
+deve essere software libero, anche nel caso in cui venga inserito in un file
+a parte. Rendo disponibile il mio codice affinché venga usato nel software
+libero, e non nel software proprietario, con lo scopo di incoraggiare chi
+programma a fare altrettanto. Ho capito che, poiché gli sviluppatori di
+software proprietario usano il diritto d'autore per impedirci di condividere
+il software, noi che cooperiamo possiamo usare il diritto d'autore per
+favorire coloro che come noi cooperano: possono usare il nostro codice. </p>
+<p>
+Non tutti coloro che usano la GNU GPL hanno questo obiettivo. Molti anni fa
+ad un mio amico venne chiesto di ri-rilasciare un programma coperto da
+copyleft secondo termini diversi dal copyleft. Lui rispose all'incirca in
+questo modo:</p>
+<blockquote><p>
+&ldquo;A volte mi occupo di software libero, altre di software proprietario,
 ma quando si tratta di software proprietario mi aspetto di essere
-<EM>pagato</EM>
-</blockquote>
-</P>
-
-<P>
-Era  disposto  a  condividere  il  suo lavoro  con  una  comunità  che
-condivide il  software, ma non vedeva  alcuna ragione per  dare il suo
-programma ad un'industria che  ne avrebbe fatto un prodotto off-limits
-per la  nostra comunità. Il suo  obiettivo era differente  dal mio, ma
-decise comunque che la GNU GPL era utile anche per il suoi scopi.
-</P>
-
-<P>
-Se  si   vuole  realizzare  qualcosa  al  mondo,   l'idealismo  non  è
-abbastanza; bisogna scegliere un  sistema per raggiungere lo scopo. In
-altre  parole,  bisogna  essere  "pragmatici". La  GPL  è  pragmatica?
-Guardiamo ai suoi risultati.
-</P>
-
-<P>
-Si consideri  lo GNU  C++. Perché abbiamo  un compilatore  C++ libero?
-Solo perché la GNU GPL afferma che doveva essere così. GNU C++ è stato
-sviluppato da un consorzio di industrie, MCC, partendo dal compilatore
-GNU C.  Normalmente, MCC rende  i suoi prodotti quanto più proprietari
-possibile.  Ma  questa volta  hanno rilasciato il  front end  C++ come
-software  libero, dato  che  la  GNU GPL  affermava  che quello  fosse
-l'unico modo  per rilasciarlo.  Il  front end C++ include  molti nuovi
-file, ma poiché devono essere  collegati con GCC, questi devono essere
-sotto licenza GPL.  Il beneficio per la nostra comunità è evidente.
-</P>
-
-<P> Si consideri ancora lo  GNU Objective C.  Inizialmente NeXT voleva
-farne un  front end proprietario; propose infatti  di rilasciarlo come
-file <SAMP>.o</SAMP>  e lasciare  che gli utenti  potessero collegarli
-con il resto  di GCC, pensando in questo modo  di aggirare i requisiti
-della  GPL.   I nostri  avvocati,  però,  misero  in luce  che  questo
-escamotage non  avrebbe eluso i requisiti  della GPL e  che quindi non
-era consentito.  E perciò  il front end  Objective C  diventò software
-libero.
-</P>
-
-<P>
-Questi esempi  sono accaduti anni fa,  ma la GNU GPL  continua a darci
-sempre più software libero.
-</P>
-
-<P>
-Molte delle librerie GNU  sono coperte dalla Licenza Pubblica Generica
-GNU per le Librerie, ma non  è così per tutte. Ad esempio, la libreria
-Readline, che implementa l'editing a linea di comando, è coperta dalla
-GNU GPL ordinaria.  Un mese fa, sentii di un  programma non libero che
-faceva uso di  Readline e dissi allo sviluppatore  che quest'uso della
-libreria non  era consentito. Questi avrebbe potuto  eliminare dal suo
-programma le funzionalità relative  all'editing a linea di comando, ma
-ciò  che in realtà  fece fu  di redistribuire  il suo  programma sotto
-licenza GPL. Ora è software libero.
-</P>
+<em>pagato</em>.&rdquo;
+</p></blockquote>
 
-<P>
+<p>
+Era disposto a condividere il suo lavoro con una comunità che condivide il
+software, ma non vedeva alcuna ragione per dare il suo programma ad
+un'industria che ne avrebbe fatto un prodotto off-limits per la nostra
+comunità. Il suo obiettivo era differente dal mio, ma decise comunque che la
+GNU GPL era utile anche per i suoi scopi.</p>
+<p>
+Se si vuole realizzare qualcosa al mondo, l'idealismo non è abbastanza;
+bisogna scegliere un sistema per raggiungere lo scopo. In altre parole,
+bisogna essere "pragmatici". La GPL è pragmatica? Guardiamo i suoi
+risultati.</p>
+<p>
+Si consideri lo GNU C++. Perché abbiamo un compilatore C++ libero? Solo
+perché la GNU GPL afferma che doveva essere così. GNU C++ è stato sviluppato
+da un consorzio di industrie, MCC, partendo dal compilatore GNU
+C. Normalmente, MCC rende i suoi prodotti quanto più proprietari
+possibile. Ma questa volta hanno rilasciato il front end C++ come software
+libero, dato che la GNU GPL affermava che quello fosse l'unico modo per
+rilasciarlo. Il front end C++ include molti nuovi file, ma poiché devono
+essere collegati con GCC, questi devono essere sotto licenza GPL. Il
+beneficio per la nostra comunità è evidente.</p>
+<p>
+Si consideri ancora lo GNU Objective C. Inizialmente NeXT voleva farne un
+front end proprietario; propose infatti di rilasciarlo come file
+<samp>.o</samp> e lasciare che gli utenti potessero collegarli con il resto
+di GCC, pensando in questo modo di aggirare i requisiti della GPL. I nostri
+avvocati, però, misero in luce che questo escamotage non avrebbe eluso i
+requisiti della GPL e che quindi non era consentito. E perciò il front end
+Objective C diventò software libero.</p>
+<p>
+Questi esempi sono accaduti anni fa, ma la GNU GPL continua a darci sempre
+più software libero.</p>
+<p>
+Molte delle librerie GNU sono coperte dalla Licenza Pubblica Generica GNU
+attenuata, ma non è così per tutte. Ad esempio, la libreria Readline, che
+implementa l'editing a linea di comando, è coperta dalla GNU GPL
+ordinaria. Una volta sentii di un programma non libero che faceva uso di
+Readline e dissi allo sviluppatore che quest'uso della libreria non era
+consentito. Questi avrebbe potuto eliminare dal suo programma le
+funzionalità relative all'editing a linea di comando, ma ciò che in realtà
+fece fu di redistribuire il suo programma sotto licenza GPL. Ora è software
+libero.</p>
+<p>
 I programmatori che scrivono miglioramenti per GCC (o Emacs, o Bash, o
 Linux, o un qualsiasi programma coperto dalla GPL) lavorano spesso per
-aziende o  università.  Quando  il programmatore vuole  offrire questi
-miglioramenti  alla comunità  e  vedere il  suo  codice incluso  nella
-versione successiva  del programma in questione, il  suo capo potrebbe
-dire:  "Fermo lì!   Il  tuo  codice appartiene  a  noi!  Non  vogliamo
-condividerlo con altri; abbiamo  deciso di trasformare la tua versione
-migliorata in un prodotto proprietario".
-</P>
-
-<P>
-Qui viene  in aiuto la GNU  GPL. Il programmatore  mostrerebbe al capo
-che un  tale prodotto proprietario sarebbe una  violazione del diritto
-d'autore e  il capo  capirebbe che ci  sono soltanto  due possibilità:
-rilasciare  il nuovo  codice come  software libero  o  non rilasciarlo
-affatto.    Quasi  sempre   al  programmatore   viene   consentito  di
-comportarsi come  intendeva fare e così il  codice risulta disponibile
-per la versione successiva del programma.
-</P>
-
-<P>
-La GNU GPL non è sempre accondiscendente; dice di "no" ad alcune delle
-cose che a volte la gente  vuole fare. Alcuni utenti affermano che sia
-negativo il fatto che la GPL "escluda" alcuni sviluppatori di software
-proprietario che  "hanno bisogno  d'essere portati nella  comunità del
-software libero."
-</P>
-
-<P>
-Ma non  siamo noi ad escluderli  dalla nostra comunità;  sono loro che
-scelgono di  non entrare.  Decidere di  produrre software proprietario
-equivale  a  decidere  di  starne  fuori.   Esservi  dentro  significa
-cooperare con  noi; non possiamo  "portarli nella nostra  comunità" se
-non vogliono unirsi a noi.
-</P>
-
-<P>
-Ciò che  possiamo fare è offrire un  incentivo ad unirsi a  noi. È per
-far sì che il nostro software già prodotto sia un incentivo che la GNU
-GPL è stata  pensata: "Se renderete il vostro  software libero, potete
-utilizzare questo  codice".  Di  certo in questo  modo non  si vincerà
-sempre, ma qualche volta sì.
-</P>
-
-<P>
-Lo  sviluppo di  software  proprietario non  contribuisce alla  nostra
-comunità,  ma  i suoi  sviluppatori  spesso  vogliono informazioni  da
-noi. Gli utenti di software libero possono colpire gli sviluppatori di
-software libero nel loro ego  con la riconoscenza e la gratitudine, ma
-sarebbe una vera tentazione se  un'azienda dicesse ad uno di essi: "E`
-sufficiente che tu ci consenta di inserire il tuo pacchetto nel nostro
-programma proprietario  e il  tuo programma sarà  usato da  migliaia e
-migliaia di  persone!". La tentazione  potrebbe essere forte,  ma alla
-lunga staremmo tutti meglio se le resistissimo.
-</P>
-
-<P>
-Le tentazioni e le pressioni  sono più difficili da riconoscere quando
+aziende o università. Quando il programmatore vuole offrire questi
+miglioramenti alla comunità e vedere il suo codice incluso nella versione
+successiva del programma in questione, il suo capo potrebbe dire: "Fermo lì!
+Il tuo codice appartiene a noi! Non vogliamo condividerlo con altri; abbiamo
+deciso di trasformare la tua versione migliorata in un prodotto
+proprietario".</p>
+<p>
+Qui viene in aiuto la GNU GPL. Il programmatore spiegherebbe al capo che un
+tale prodotto proprietario sarebbe una violazione del diritto d'autore e il
+capo capirebbe che ci sono soltanto due possibilità: rilasciare il nuovo
+codice come software libero o non rilasciarlo affatto. Quasi sempre al
+programmatore viene consentito di comportarsi come intendeva fare e così il
+codice risulta disponibile per la versione successiva del programma. </p>
+<p>
+La GNU GPL non è sempre accondiscendente; dice di "no" ad alcune delle cose
+che a volte la gente vuole fare. Alcuni utenti affermano che sia negativo il
+fatto che la GPL "escluda" alcuni sviluppatori di software proprietario che
+"hanno bisogno d'essere portati nella comunità del software libero." </p>
+<p>
+Ma non siamo noi ad escluderli dalla nostra comunità; sono loro che scelgono
+di non entrare. Decidere di produrre software proprietario equivale a
+decidere di starne fuori. Esservi dentro significa cooperare con noi; non
+possiamo "portarli nella nostra comunità" se non vogliono unirsi a noi. </p>
+<p>
+Ciò che possiamo fare è offrire un incentivo ad unirsi a noi. È per far sì
+che il nostro software già prodotto sia un incentivo che la GNU GPL è stata
+pensata: "Se renderete il vostro software libero, potete utilizzare questo
+codice". Di certo in questo modo non si vincerà sempre, ma qualche volta
+sì. </p>
+<p>
+Lo sviluppo di software proprietario non contribuisce alla nostra comunità,
+ma i suoi sviluppatori spesso vogliono informazioni da noi. Gli utenti di
+software libero possono colpire gli sviluppatori di software libero nel loro
+ego con la riconoscenza e la gratitudine, ma sarebbe una vera tentazione se
+un'azienda dicesse ad uno di essi: "E sufficiente che tu ci consenta di
+inserire il tuo pacchetto nel nostro programma proprietario e il tuo
+programma sarà usato da migliaia e migliaia di persone!". La tentazione
+potrebbe essere forte, ma alla lunga staremmo tutti meglio se le
+resistessimo. </p>
+<p>
+Le tentazioni e le pressioni sono più difficili da riconoscere quando
 arrivano in maniera indiretta,  attraverso organizzazioni a favore del
-software  libero che hanno  adottato la  politica favorevole al software
-proprietario.  L'X Consortium  (ed il  suo successore,  Open  Group) ne
-offrono  un  esempio:  fondati  da compagnie  che  producono  software
-proprietario,  hanno  inisistito  per  un decennio  per  convincere  i
-programmatori a non usare il  permesso d'autore. Ora che Open Group ha
-<A   href="/philosophy/x.html">prodotto   il   software   non   libero
-X11R6.4</A>, quelli di noi che hanno resistito sono contenti di averlo
-fatto.
-</P>
-
-<P>
-[Nel  settembre  del  1998,   diversi  mesi  dopo  che  X11R6.4  venne
-rilasciato con  termini di distribuzione non liberi,  Open Group tornò
-sui suoi  passi e lo rilasciò  nuovamente sotto la  stessa licenza per
-software  libero (che non  contempla il  permesso d'autore)  usata per
-X11R6.3. Un  grazie va  ad Open Group,  ma questa marcia  indietro non
-invalida le conclusioni cui eravamo giunti per il fatto che aggiungere
-restrizioni fosse <EM>possibile</EM>.]
-</P>
-
-<P>
+software libero che hanno adottato una politica favorevole al software
+proprietario. LX Consortium (ed il suo successore, Open Group) ne offrono
+un esempio: finanziati da compagnie che producono software proprietario,
+hanno insistito per un decennio per convincere i programmatori a non usare
+il copyleft. Ora che Open Group ha cercato di <a
+href="/philosophy/x.html">rendere X11R6.4 non libero</a>, quelli di noi che
+hanno resistito sono contenti di averlo fatto. </p>
+<p>
+Nel settembre del 1998, diversi mesi dopo che X11R6.4 venne rilasciato con
+termini di distribuzione non liberi, Open Group tornò sui suoi passi e lo
+rilasciò nuovamente sotto la stessa licenza per software libero (che non
+contempla il copyleft) usata per X11R6.3. Un grazie va ad Open Group, ma
+questa marcia indietro non invalida le conclusioni cui eravamo giunti per il
+fatto che aggiungere restrizioni fosse possibile.</p>
+<p>
 Parlando in termini pragmatici, pensare agli obiettivi a lungo termine
-aumenterà   il   desiderio    di   resistere   a   queste   pressioni.
-Concentrandosi  sulla libertà e  sulla comunità  che si  può costruire
-rimanendo fermi  in questa decisione,  si riuscirà a trovare  la forza
-per farlo. "Battiti per qualcosa o soccomberai per nulla".
-</P>
-
-<P>
-E se  i cinici  ridicolizzeranno la  libertà e la  comunità ...   se i
-"realisti più intransigenti" diranno  che il profitto è l'unico ideale
-possibile  ...  ignorateli  e  continuate ad  utilizzare  il  permesso
-d'autore.
-</P>
-
-
-<P>
-<HR>
-<H4><A   HREF="/philosophy/philosophy.it.html">Altri   testi   da
-leggere</A></H4>
-
-<HR>
-Ritorna alla <A HREF="/home.it.html">pagina principale di GNU</A>.
-
-<P>
-Per informazioni e domande sulla FSF e GNU rivolgersi,
-possibilmente in inglese, a
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.  Altri
-<A HREF="/home.it.html#ContactInfo">modi per contattare</A> la FSF.
-<P>
-Commenti su queste pagine web a
-<A HREF="mailto:address@hidden";>
-<EM>address@hidden</EM></A>, altre domande a
-<A HREF="mailto:address@hidden";><EM>address@hidden</EM></A>.
-<P>
-Copyright (C) 1998 Free Software Foundation, Inc.,
-51 Franklin St, Fifth Floor, Boston, MA  02110,  USA
-
-<P>
-La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua
-integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione
-che questa nota sia riprodotta.<P>
-Aggiornato:
+aumenterà il desiderio di resistere a queste pressioni. Concentrandosi sulla
+libertà e sulla comunità che si può costruire rimanendo fermi in questa
+decisione, si riuscirà a trovare la forza per farlo. "Battiti per qualcosa o
+soccomberai per nulla". </p>
+<p>
+E se i cinici ridicolizzeranno la libertà e la comunità... se i "realisti
+più intransigenti" diranno che il profitto è l'unico ideale possibile
+... ignorateli e continuate ad utilizzare il copyleft. </p>
+
+<hr />
+<h4>Questo saggio è pubblicato in <a
+href="http://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/";><cite>Free
+Software, Free Society: The Selected Essays of Richard
+M. Stallman</cite></a>.</h4>
+
+
+<div style="font-size: small;">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+ </div>
+</div>
+
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<p>
+Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
+href="mailto:address@hidden";><em>address@hidden</em></a>. Ci sono anche <a
+href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF.
+<br />
+Inviate segnalazioni di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi
+alle pagine web a <a
+href="mailto:address@hidden";><em>address@hidden</em></a>.
+</p>
+
+<p>
+Per informazioni su come tradurre questa pagina consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle
+traduzioni</a>. Per segnalare errori di traduzione o collaborare alla
+traduzione italiana delle pagine di questo sito contattate il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/";>gruppo dei traduttori
+italiani</a>.
+</p>
+
+<p>
+Copyright &copy; 1998, 2003 Free Software Foundation, Inc.</p>
+<p>La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua 
integrità
+sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia
+riprodotta.
+</p>
+
+
+<div class="translators-credits">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Tradotto originariamente da Domenico Delle Side. Modifiche successive di
+Paola Blason, Giorgio V. Felchero, Andrea Pescetti.</div>
+ <p>
 <!-- timestamp start -->
-$Date: 2007/06/24 11:22:49 $ $Author: puigpe $
+Ultimo aggiornamento:
+
+$Date: 2011/03/19 16:27:35 $
+
 <!-- timestamp end -->
-<HR>
-</BODY>
-</HTML>
+</p>
+</div>
+
+<!-- All pages on the GNU web server should have the section about    -->
+<!-- verbatim copying.  Please do NOT remove this without talking     -->
+<!-- with the webmasters first. -->
+<!-- Please make sure the copyright date is consistent with the document -->
+<!-- and that it is like this "2001, 2002" not this "2001-2002." -->
+<div id="translations">
+<h4>Traduzioni di questa pagina:</h4>
+
+<!-- Please keep this list alphabetical by language code. -->
+<!-- Comment what the language is for each type, i.e. de is German. -->
+<!-- Write the language name in its own language (Deutsch) in the text. -->
+<!-- If you add a new language here, please -->
+<!-- advise address@hidden and add it to -->
+<!--  - /home/www/html/server/standards/README.translations.html -->
+<!--  - one of the lists under the section "Translations Underway" -->
+<!--  - if there is a translation team, you also have to add an alias -->
+<!--  to mail.gnu.org:/com/mailer/aliases -->
+<!-- Please also check you have the language code right; see: -->
+<!-- http://www.loc.gov/standards/iso639-2/php/code_list.php -->
+<!-- If the 2-letter ISO 639-1 code is not available, -->
+<!-- use the 3-letter ISO 639-2. -->
+<!-- Please use W3C normative character entities. -->
+<ul class="translations-list">
+<!--Arabic-->
+<li><a 
href="/philosophy/pragmatic.ar.html">&#1575;&#1604;&#1593;&#1585;&#1576;&#1610;&#1577;</a>&nbsp;[ar]</li>
+<!-- Bulgarian -->
+<li><a 
href="/philosophy/pragmatic.bg.html">&#x431;&#x44A;&#x43B;&#x433;&#x430;&#x440;&#x441;&#x43A;&#x438;</a>&nbsp;[bg]</li>
+<!-- Catalan -->
+<li><a href="/philosophy/pragmatic.ca.html">catal&#x00e0;</a>&nbsp;[ca]</li>
+<!-- German -->
+<li><a href="/philosophy/pragmatic.de.html">Deutsch</a>&nbsp;[de]</li>
+<!-- English -->
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